L’anno scorso, YouTube ha messo a dura prova la pazienza degli influencer con l’introduzione di una serie controversa di linee guida per la comunità. Le linee guida erano così severe nei confronti dei creator, che anche un occasionale errore poteva portare alla completa demonetizzazione di un video. Per sicurezza, ciò significa che l’utente che ha caricato il video non potrà più guadagnarci sopra.
YouTube ha annunciato oggi 9 marzo l’allentamento delle controverse regole sul turpiloquio introdotte verso la fine dello scorso anno. L’azienda afferma che le nuove regole hanno finito per creare un “approccio più severo” di quello previsto. Il nuovo aggiornamento della politica consente ai creator di usare profanità moderate e forti senza rischiare la demonetizzazione. La politica originaria, introdotta a novembre, prevedeva che i video che usavano parolacce nei primi 15 secondi non fossero idonei alla monetizzazione, il che significava che YouTube non avrebbe pubblicato annunci pubblicitari su tali video. La modifica è stata retroattiva e alcuni creator hanno dichiarato di aver perso il loro status di monetizzazione come risultato. Poi a gennaio YouTube ha dichiarato che intendeva modificare le nuove regole.
Sebbene le nuove regole attenuate non riportino i cambiamenti alla vecchia politica della piattaforma, YouTube sta apportando alcune modifiche che consentiranno ai creator di essere idonei a ricevere annunci limitati se utilizzano una forte profanità nei primi secondi di un video. Con l’aggiornamento di novembre, tali video non avrebbero ricevuto alcun introito pubblicitario. L’azienda fa inoltre notare che i contenuti video che utilizzano imprecazioni, moderate o forti, dopo i primi 7 secondi saranno idonei alla monetizzazione, a meno che non vengano utilizzati in modo ripetitivo per la maggior parte del video. Anche in questo caso, tali video non avrebbero ricevuto entrate pubblicitarie con l’aggiornamento di novembre.
YouTube ha dichiarato che riesaminerà i video dei creator la cui monetizzazione è stata influenzata dalla politica di novembre. L’azienda ha anche chiarito come vengono trattate le bestemmie nella musica e ha fatto notare che le bestemmie moderate o forti usate nella musica di sottofondo, nelle tracce di accompagnamento e nella musica intro/outro possono ora sfruttare pienamente le entrate pubblicitarie. In precedenza, tali contenuti non avrebbero ricevuto alcun introito pubblicitario. Inoltre, l’uso di qualsiasi profanità nei titoli e nelle miniature sarà ancora demonetizzato e non potrà far girare gli annunci, come accadeva prima dell’aggiornamento di novembre.
La nuova politica entra in vigore a partire da oggi. Vale la pena notare che, sebbene la nuova politica non affronti tutte le preoccupazioni dei creator e sia ancora piuttosto vaga, dovrebbe rendere più facile per una grande fetta di creator continuare a monetizzare i propri video senza dover apportare modifiche sostanziali. È chiaro che YouTube sta cercando di rendere il suo enorme patrimonio di video più adatto all’età e agli inserzionisti, ma l’adattamento di nuove regole di monetizzazione a una piattaforma come YouTube è un equilibrio delicato, come hanno dimostrato gli ultimi mesi.