Il CEO di YouTube Susan Wojcicki ha annunciato che YouTube sta esplorando la fornitura di funzionalità NFT (Non-Fungible Tokens) per i creators di video. Ma Wojcicki non ha rivelato piani specifici o una linea temporale esatta, questo segna la prima incursione di Google nel mercato delle criptovalute da collezione.
Molti dei concorrenti di YouTube si sono già uniti al gruppo in precedenza. Ad esempio, Twitter ha iniziato a consentire agli utenti di pubblicare NFT come avatar e Instagram offre un servizio simile. La scorsa settimana è stato anche riferito che la società madre di Facebook, Meta, sta lavorando a piani per consentire ai clienti di creare e promuovere NFT.
Un NFT è una risorsa digitale, come un’opera d’arte, che le persone possono acquistare o vendere. YouTube, sede della più grande economia di creators, negli ultimi anni ha creato modi per le sue star di fare soldi oltre la pubblicità, aggiungendo strumenti come pay-for-follower ed e-commerce.
Wojcicki ha anche detto ai creators oggi che YouTube sta anche considerando le opportunità del Web 3 come fonte di ispirazione. Afferma infatti che si sono concentrati sull’espansione dell’ecosistema YouTube per aiutare i creators a sfruttare le tecnologie emergenti come gli NFT e che, allo stesso tempo, YouTube continuerà a migliorare l’esperienza dei creator e dei fan su YouTube.
I fautori di Web 3 sostengono che gli NFT e altri progetti di criptovaluta digitale sono le migliori opzioni per fare soldi per i creator rispetto a piattaforme pubblicitarie come YouTube e Instagram, che controllano la distribuzione e il pagamento dei contenuti. Ma il mercato è ancora in una fase iniziale ed il valore delle principali criptovalute utilizzate per acquistare e scambiare NFT è crollato nell’ultima settimana.
Inoltre, Wojcicki ha menzionato priorità come giochi, shopping, musica e brevi video. Ha affermato che l’app per brevi video Shorts è stata visualizzata più di 5 trilioni di volte da quando è stata lanciata per la prima volta alla fine del 2020.
La scorsa settimana è stato riferito che YouTube sta chiudendo la sua attività di programmazione originale per concentrarsi sui milioni di creator che forniscono contenuti per la piattaforma video e che negli ultimi tre anni YouTube ha pagato più di 30 miliardi di dollari a creators, artisti e società media.