Per garantire l’accesso a informazioni affidabili da parte degli utenti, YouTube ha annunciato che effettuerà un processo di certificazione per i canali che producono contenuti relativi ad argomenti di salute. Insieme al Council of Medical Specialty Societies (CMSS), alla National Academy of Medicine (NAM), entrambe statunitensi e all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il social network ha stabilito criteri di valutazione per definire quali canali possono ottenere il riconoscimento di fonte autorizzata.
Oltre a rispettare i principi di condivisione delle informazioni sanitarie definiti dalle entità, il creatore di contenuti deve essere abilitato in una delle professioni elencate di seguito: medicina, infermieristica, psicologia o assistenza sociale clinica, e possedere una licenza medica valida nel Paese per il quale sta facendo domanda. Il canale deve seguire le politiche di monetizzazione di YouTube, anche se non sta generando entrate; deve avere più di 2.000 ore di visualizzazione negli ultimi 12 mesi e non deve avere avvisi attivi di linee guida della comunità.
Questo sigillo darà ai creatori di contenuti la possibilità di apparire in cima alle ricerche sul social network.
Questa selezione è stata criticata perché anche se il creatore accreditato realizza un video non correlato alla salute, sarà comunque etichettato come credibile e apparirà nella ricerca di contenuti sanitari, purché il canale utilizzi parole chiave relative a una condizione medica.
Il mese scorso, YouTube ha lanciato un filtro che mostra le storie personali dei pazienti o dei loro parenti nelle ricerche di patologie come il cancro, l’ansia e la depressione. Tuttavia, grazie alla certificazione, è possibile che le storie personali sul canale non vengano filtrate da quel pannello. Secondo l’azienda, è prevista una revisione annuale per garantire che le linee guida sulla salute siano seguite da tutti i produttori di contenuti sulla piattaforma. Oltre agli Stati Uniti, il processo è aperto anche alla Germania.
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