Le autorità dell’Arabia Saudita hanno chiesto a YouTube di rimuovere le pubblicità inappropriate dopo che alcune di esse sono diventate virali.
Le autorità governative saudite hanno chiesto alla direzione YouTube di Google di rimuovere “i contenuti che contraddicono i valori e i principi”.
Questa richiesta è stata formulata in una dichiarazione congiunta rilasciata sabato dall’autorità generale per i media audiovisivi e dalla commissione per le comunicazioni e la tecnologia dell’informazione.
Inoltre, le due autorità hanno affermato la loro volontà di “impegnare le varie piattaforme di contenuti digitali a rispettare le norme e i regolamenti in vigore” in Arabia Saudita.
Nella dichiarazione si legge che “sulla base del follow-up, è stato notato che la piattaforma YouTube ha visualizzato annunci pubblicitari diretti ai suoi utenti all’interno del Regno che includevano la trasmissione di contenuti che contraddicono i valori e i principi islamici e della società, e in violazione dei controlli sui contenuti dei media nel Regno e della politica della piattaforma YouTube”.
I due organismi hanno chiesto “alla piattaforma YouTube di rimuovere questi annunci e di rispettare le norme”.
La dichiarazione sottolinea che “il suo impegno continuerà”; avvertendo che “nel caso in cui i contenuti in violazione continuino ad apparire, le misure legali necessarie saranno in accordo con i sistemi di comunicazione e di media audiovisivi”.
Gli attivisti sauditi hanno chiesto alle autorità competenti di cancellare le pubblicità che hanno definito “disastrose” su YouTube.
Fahad Al-Baqami, che si definisce un “accademico interessato alla tecnologia e all’e-commerce”; e ha più di un milione di follower su Twitter, ha scritto di rimuovere gli annunci “pornografici” su YouTube.
Al-Baqmi ha affermato in un post su Twitter, mercoledì, che “il numero di utenti sauditi di YouTube è uno dei più grandi al mondo, ed è facile fare pressione affinché filtrino i loro annunci promossi e ci rispettino”.
E ha aggiunto: “Purtroppo, hanno raggiunto il punto in cui i loro annunci sono pornografici e disastrosi; e ci si vergogna a guardarli, e se tali annunci sono su un canale satellitare; sarebbero stati oggetto di una punizione”. E continua: “Spero che l’azienda prenda sul serio la questione”.