La serie di tablet Xiaomi Pad 5 riceverà la MIUI 15, ma senza avanzare alla versione successiva di Android 14. Cosa significa per i consumatori e come si posiziona Xiaomi nel panorama degli aggiornamenti software?
Quando si parla di innovazione e competitività nel mercato degli smartphone e dei tablet, Xiaomi è sicuramente uno dei nomi di spicco. Tuttavia, la strategia dell’azienda in merito agli aggiornamenti software potrebbe non rispecchiare del tutto le aspettative dei consumatori. Con l’uscita della serie Xiaomi Pad 5 nel 2021, l’azienda cinese ha segnato un ritorno di rilievo nella categoria dei tablet, equipaggiando questi dispositivi con la MIUI 12.5 per Pad, basata su Android 11. Ad oggi, i dispositivi operano con la MIUI 14 su Android 13.
Ma cosa ci riserva il futuro per questi tablet? Se da un lato le informazioni emergenti suggeriscono l’arrivo della MIUI 15 per i modelli della serie Xiaomi Pad 5, tra cui Xiaomi Pad 5, Xiaomi Pad 5 Pro WiFi e Xiaomi Pad 5 Pro 5G, dall’altro si annuncia una piccola delusione per gli utenti: nonostante il nuovo aggiornamento della MIUI, non verrà implementata la nuova versione di Android, ossia Android 14.
Questo dettaglio non dovrebbe sorprendere troppo, considerando che Xiaomi non aveva garantito tre aggiornamenti del sistema operativo per questi tablet, al contrario di altri dispositivi come la serie Xiaomi 11T e Xiaomi 11 Lite NE 5G, lanciati nello stesso anno. Tuttavia, la scelta dell’azienda potrebbe non essere vista di buon occhio da chi, tradizionalmente, tende ad utilizzare i tablet per un lasso di tempo più esteso rispetto agli smartphone.
È indubbio che, in termini di supporto software, Xiaomi abbia fatto passi da gigante, superando le performance dei suoi precedenti tablet, che ricevevano solitamente un solo aggiornamento MIUI e nessun aggiornamento Android. Ma il confronto con altri OEM cinesi mette in luce una tendenza un po’ lenta dell’azienda nell’adottare un supporto software di lunga durata. Un esempio tangibile? La recente dichiarazione di Xiaomi riguardo alla disponibilità di 4 aggiornamenti del sistema operativo per alcuni smartphone, un passo già fatto da altri concorrenti nell’anno precedente.