Xiaomi aggiunta alla lista degli “sponsor di guerra internazionali” per il sostegno alla Russia durante il conflitto con l’Ucraina. Ecco i dettgali.
La tensione tra Russia e Ucraina si intensifica e si espande anche al mondo aziendale. L’Ucraina ha adesso accusato Xiaomi di essere uno “sponsor internazionale di guerra”. Secondo l’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino, Xiaomi ha continuato ad operare in Russia anche dopo la sua invasione dell’Ucraina e la sua seguente invasione su larga scala. L’azienda è stata aggiunta all’elenco degli “sponsor di guerra internazionali”, una lista che include anche altre 20 aziende.
La motivazione principale è legata al fatto che Xiaomi detiene ancora una significativa quota di mercato in Russia. Il governo ucraino afferma che l’azienda ha continuato ad operare in Russia uno “Stato terrorista”, al fine di finanziare l’esercito russo e “finanziare la guerra contro l’Ucraina”. Il governo ucraino ritiene che l’azienda dovrà ora affrontare le conseguenze legali e di reputazione delle sue azioni.
L’inclusione di Xiaomi nella lista degli “sponsor di guerra internazionali” è un segnale dei crescenti effetti del conflitto tra Russia e Ucraina sulla comunità aziendale globale. Le multinazionali e le aziende neutrali stanno subendo perdite significative e stanno diventando anche obiettivi politici.
Xiaomi ha raddoppiato la sua quota di mercato in Russia nel 2022, raggiungendo il 42% delle vendite di smartphone e consolidando la sua posizione come brand leader. L’azienda ha continuato ad assumere personale per la sua sede russa e ha annunciato il lancio ufficiale dei suoi smartphone top di gamma, segnalando l’intenzione dell’azienda di ripristinare completamente le sue operazioni in Russia.
Molte aziende globali hanno già chiuso i loro uffici in Russia e stanno cercando di trovare nuovi mercati. L’isolamento della Russia dal resto del mondo e la sua grave recessione economica sono i fattori chiave per questa mossa.
Mentre la guerra in corso tra Russia e Ucraina supera il primo anno, non c’è stato alcun significativo progresso verso un cessate il fuoco o un accordo di pace. Ciò sta causando problemi economici e politici su scala globale e, a quanto pare, sta anche coinvolgendo le aziende. Si spera che i due Paesi possano trovare una pace nel prossimo futuro e che questi conflitti non accadano di nuovo in futuro.