X lancia un sistema di monetizzazione per creator, basato sul coinvolgimento degli utenti Premium. Via gli annunci, spazio a like, retweet e commenti!

X (ex Twitter), la piattaforma di proprietà di Elon Musk, ha annunciato un’importante novità nel suo sistema di monetizzazione per i creatori di contenuti. A partire dall’8 novembre, la società implementerà un nuovo metodo di pagamento basato non più sugli annunci pubblicitari, ma sull’interazione degli utenti Premium.

In cosa consiste questa novità? Gli utenti di X Premium, il servizio in abbonamento a pagamento che parte da circa 10 euro al mese, diventeranno il cuore del sistema di ricavi per i creator. In passato, i creator venivano pagati in base al numero di annunci visualizzati dai Premium nelle risposte ai loro contenuti. Ora, però, la situazione cambia: il numero di interazioni – come risposte, ripost e “mi piace” – sarà l’elemento determinante per stabilire i guadagni. Non sarà più necessario che i contenuti siano accompagnati da pubblicità, e i creator potranno essere pagati anche per post completamente privi di annunci.

Il nuovo metodo potrebbe risultare vantaggioso per chi riesce a coinvolgere di più la community di X Premium, dato che i pagamenti saranno proporzionali al livello di interazione ricevuto. Secondo l’azienda, i creator dovrebbero notare un incremento dei loro guadagni, poiché il nuovo sistema si concentra più sull’engagement che sull’esposizione pubblicitaria.

La scelta di X è parte di una strategia più ampia per incentivare gli abbonamenti a X Premium, un servizio che, fino a ora, ha faticato a decollare. L’azienda ha recentemente sottolineato che gli abbonamenti stanno crescendo e che “più abbonamenti Premium ci sono nel complesso, più entrate si ottengono”. Con questa novità, X punta chiaramente a bilanciare il calo delle vendite pubblicitarie, che sono diminuite di circa il 40% a causa della fuga degli inserzionisti.

Tuttavia, questo cambiamento potrebbe avere un impatto anche sulla cultura della piattaforma. Fin dall’introduzione del programma di monetizzazione, alcuni utenti hanno notato un aumento di contenuti controversi, pubblicati allo scopo di scatenare reazioni forti e, di conseguenza, ottenere più visualizzazioni. La piattaforma, infatti, in passato limitava la monetizzazione di contenuti come pornografia o violenza, ritenuti ostili agli inserzionisti. Ora che gli annunci non influenzeranno più i ricavi per i creator, è possibile che il clickbait e i contenuti provocatori possano proliferare senza limiti.

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