X (ex Twitter) ha perso 600 milioni di visitatori a settembre, inoltre ha registrato un crollo del traffico globale nell’ultimo anno.
Sembra sia semplicistico dire che X (ex Twitter) non stia passando un buon momento. Al di là delle problematiche legate a moderazione e disinformazione e ai richiami dell’UE con conseguenti speculazioni su un possibile ritiro della piattaforma dall’Europa, sono i dati che possono rappresentare un grattacapo non da poco per l’azienda. Secondo le statistiche pubblicate da SimilarWeb, il social network ha perso 600 milioni di visitatori nel mese di settembre. Una simile emorragia sarebbe fatale per i più, ma X può ancora contare su 5,8 miliardi di visite mensili.
Sebbene X non sia l’unico social che sta vivendo un momento di difficoltà, è anche vero che Elon Musk e Linda Yaccarino, il nuovo amministratore delegato di Twitter, hanno comunque motivo di preoccuparsi, dato che la loro azienda è alla costante ricerca di nuove fonti di guadagno.
Il calo di popolarità del servizio sembra essere legato all’arrivo di Elon Musk alla guida di Twitter, che ha scontentato non pochi. In un anno la piattaforma ha perso il 14% di traffico globale. Il calo non è stato registrato solo nei confronti del sito web ma anche l’utilizzo delle app per smartphone ha visto un calo.
L’unico elemento di spicco in positivo sembra essere il profilo Twitter di Musk, che ha visto un aumento su base annua del 96%.
La piattaforma ha visto un anno cambiamenti drastici e talvolta maldestri, licenziamenti massicci, modifiche controverse alla politica di moderazione della disinformazione della piattaforma e potremmo continuare per un pò. A questo si aggiunge il fatto che Musk sta testando abbonamenti da 1 dollari per i nuovi utenti, pagamento per le funzioni di base, e altre iniziative simili che ovviamente non incontrano il favore del pubblico. E non solo. Anche gli inserzionisti abbandonano sempre più la piattaforma.
Il fenomeno è apparentemente globale. Se questo però è l’inizio della fine per Twitter è presto per dirlo. Sicuramente però i vertici hanno molto su cui riflettere e lavorare.