Microsoft annuncia i prezzi del programma Extended Security Update (ESU) per Windows 10. Le aziende pagheranno fino a $244 per dispositivo per tre anni di patch di sicurezza dopo il 2025. L’obiettivo è spingere l’aggiornamento a Windows 11. Sconti per chi utilizza strumenti di gestione basati su cloud.

In una recente comunicazione sul blog di Windows IT Pro, Microsoft ha delineato i dettagli relativi al programma Extended Security Update (ESU), un’iniziativa che permetterà alle aziende di continuare a ricevere aggiornamenti di sicurezza critici per Windows 10 oltre la fine del suo ciclo di vita ufficiale. Mentre il termine ultimo per il supporto regolare è fissato per il 14 ottobre 2025, o addirittura l’11 giugno 2024 per la versione 21H2, coloro che desiderano mantenere la sicurezza del loro vecchio sistema operativo dovranno affrontare costi notevoli, in aumento anno dopo anno.

Il prezzo per accedere al primo anno di supporto esteso è fissato a 61 dollari per dispositivo, una cifra che raddoppia a 122 dollari nel secondo anno e si impenna a 244 dollari nel terzo e ultimo anno di disponibilità dell’ESU. La struttura tariffaria esponenziale mostra l’intento di Microsoft di spingere le aziende verso l’adozione dell’ultima versione del suo sistema operativo, Windows 11, piuttosto che prolungare l’uso di Windows 10.

La motivazione di Microsoft, come espressa nel post del blog, è che il programma ESU “non è progettato per essere una soluzione a lungo termine, ma piuttosto un ponte temporaneo”. Pertanto, gli aggiornamenti estesi della sicurezza si limitano esclusivamente a correzioni critiche, escludendo nuove funzionalità, correzioni non di sicurezza o miglioramenti richiesti. Uno sconto del 25% è disponibile per le aziende che utilizzano strumenti di gestione moderni basati sul cloud, come Microsoft Intune o Windows Autopatch, riducendo il costo del primo anno a 45 dollari per dispositivo. Inoltre, gli abbonati a Windows 365 Cloud PC godranno delle licenze ESU per tutti i dispositivi fisici Windows 10 senza costi aggiuntivi.

Tuttavia, per molte organizzazioni, il significativo aumento dei costi rappresenta una sfida finanziaria, specialmente per coloro che gestiscono centinaia o migliaia di dispositivi con Windows 10. Un ciclo di vita esteso di tre anni avrà un costo totale di 427 dollari per dispositivo, se acquistato a prezzo pieno. L’impatto di questi prezzi elevati è una chiara dimostrazione della ferma intenzione di Microsoft di accelerare la transizione da Windows 10, che secondo StatCounter costituisce quasi il 70% di tutti gli ambienti Windows, a una modernizzazione incentrata sul cloud.

Nonostante i requisiti di sistema più stringenti di Windows 11, motivati da necessità di sicurezza avanzate come i chip TPM, molti hanno criticato la politica di Microsoft come eccessivamente restrittiva, mirata più a generare entrate per i servizi cloud che a garantire la sicurezza. Per i consumatori di Windows 10, il consiglio di Microsoft è stato finora di “acquistare un nuovo PC” per accedere a Windows 11, ma è previsto un programma ESU separato per i clienti non aziendali, con dettagli sui prezzi ancora da annunciare.

La gestione di questa transizione richiama l’approccio di Microsoft di quattro anni fa con la fine del supporto per Windows 7, implementando un programma ESU simile con costi crescenti e regole di ammissibilità confuse. L’unico gruppo a beneficiare di condizioni più favorevoli è il settore educativo, per il quale il costo del primo anno di ESU è di soli 1 dollaro, aumentando a 2 dollari nel secondo anno e 4 dollari nel terzo, per un totale di soli 7 dollari.

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Carolina Napolano
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