Il Wi-Fi 7 rispetto all’attuale Wi-Fi 6 vuole offrire più velocità e capacità, con una latenza dimezzata e Qualcomm scommette su questa tecnologia.
Negli ultimi mesi hanno iniziato a comparire router e dispositivi compatibili con il nuovo standard Wi-Fi 6E, ma già si parla di Wi-Fi 7. In realtà le specifiche di quest’ultimo devono ancora essere approvate dall’ente IEEE (si parla di maggio 2022) e i primi dispositivi sono attesi per il 2024. Il nuovo standard risponderà al nome IEEE 802.11be. Nel frattempo c’è dunque spazio per il Wi-Fi 6E, la cui novità principale sta nell’introduzione della banda aggiuntiva a 6 GHz, a fianco di quelle tradizionali da 5 e 2,4 GHz.
Una possibilità in più che serve soprattutto a decongestionare il traffico di rete, non tanto ad aumentare la velocità delle singole connessioni. Qui entra in gioco Wi-Fi 7, che promette prestazioni mai viste prima, inizialmente nell’ordine dei 6 Gbps ma con possibilità di arrivare anche a 40 Gbps, in aggiunta a una latenza più bassa e a un’efficienza superiore.
Per ottenere lo scopo, Wi-Fi 7 prevede l’uso di un canale a 320 MHz nello spettro dei 6 GHz, combinando due canali a 160 MHz, quindi con un raddoppio delle prestazioni rispetto a uno singolo che è quello che può al massimo utilizza re lo standard Wi-Fi 6E. Le capacità multi-link di Wi-Fi 7 possono essere usate anche in modalità switching, lavorando indifferentemente sulle bande a 2,4, 5 e 6 GHz.
Il dispositivo client inizia un trasferimento dati su una banda disponibile, per poi passare a un’altra prima di iniziare un secondo trasferimento. Questo serve a ridurre la latenza e decongestionare il traffico di rete, liberando risorse per altri dispositivi che magari non riescono a effettuare lo stesso “trucco”. Sottolineiamo che Wi-Fi 7 è compatibile con tutti gli standard precedenti.
C’è una migliore gestione delle interferenze grazie alla tecnica Preamble Puncturing, che isola le porzioni di canale con disturbi continuando a operare su quelle contigue; la velocità di trasferimento dati sarà leggermente ridotta ma la connessione sarà più stabile. Viene introdotta la modulazione 4096-QAM, teoricamente presente su Wi-Fi 6E e ora pienamente sfruttata, più una serie di ottimizzazioni a carico della tecnologia MU-MIMO.