Dal miglioramento nella qualità dei video all’esplorazione di nuove frontiere nella formattazione del testo, WhatsApp punta a rinnovarsi per mantenere la sua posizione di leader nel mercato

Negli ultimi tempi, WhatsApp sembra non fermarsi mai. Pochi giorni fa, gli utenti hanno accolto con entusiasmo la possibilità di condividere foto in alta qualità. Oggi, il gigante della messaggistica fa un altro passo avanti introducendo la tanto attesa funzione di condivisione video in alta definizione. Un aggiornamento disponibile sia per Android che per iOS, che però ha suscitato qualche dubbio: la definizione di “alta qualità” non corrisponde esattamente all’originale. Tuttavia, la risoluzione di 1.280 x 720 rappresenta un notevole balzo in avanti rispetto alla precedente configurazione di 848 x 480.

Ma le novità non finiscono qui. Mentre gli utenti si abituano ai nuovi video HD, gli appassionati di tecnologia e gli insider che seguono da vicino le versioni beta di WhatsApp avranno notato un altro sviluppo intrigante. L’app di messaggistica sta infatti esplorando nuovi territori nella formattazione del testo. Le voci più recenti suggeriscono che WhatsApp introdurrà presto opzioni come “Blocco di Codice”, “Citazione” e “Liste Puntate”. Per gli sviluppatori, designer e professionisti IT, queste funzionalità potrebbero rappresentare una vera e propria rivoluzione, semplificando e rendendo più chiare le discussioni tecniche.

Questi nuovi strumenti si affiancheranno alle opzioni di formattazione già presenti, come Grassetto, Corsivo, Barrato e Monospazio. Pensate specificamente per chi lavora nel settore tecnologico, queste funzionalità potrebbero ridurre significativamente gli errori e i fraintendimenti, soprattutto quando si tratta di condividere codice e contenuti altamente tecnici.

Da dove inizierà questa rivoluzione della formattazione? Secondo fonti interne all’industria, è probabile che queste nuove funzionalità vedranno la luce per la prima volta sulla versione desktop di WhatsApp. Una scelta strategica che potrebbe permettere un test più ampio e controllato, prima di estendere tali funzionalità alle versioni mobili.

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Carolina Napolano
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