La piattaforma di messaggistica WhatsApp sta introducendo su iOS la funzione “Rilevamento del testo”, che consente agli utenti di estrarre il testo da un’immagine. L’azienda sta distribuendo questa funzione a tutti dopo aver installato l’ultimo aggiornamento WhatsApp per iOS 23.5.77.
WhatsApp ha iniziato il roll-out di una nuova funzione per la sua app iOS in grado di riconoscere ed estrarre il testo dalle immagini, come riporta WABetaInfo. La piattaforma di messaggistica di proprietà di Meta aveva precedentemente abilitato la funzione per alcuni utenti dell’app beta di WhatsApp per iOS all’inizio di gennaio 2023.
Con l’ultima release ufficiale sull’App Store di Apple – la versione 23.5.77 – anche gli utenti generici possono ora utilizzare questa funzione. Il rilevamento del testo basato sulle immagini è supportato da un’API su iOS 16, l’ultima versione del sistema operativo Apple per iPhone. Nelle app di Apple, la funzione si chiama Live Text e consente di riconoscere le informazioni presenti nel mirino della fotocamera, nelle foto, nei video e nelle immagini presenti su Internet.
Gli utenti che hanno installato l’aggiornamento di WhatsApp possono aprire un’immagine contenente testo e copiarne il contenuto in un file di testo o in un’app. Inoltre, potranno anche “Cercare” e “Tradurre” tutto il testo o parti selezionate di esso. La funzione non è supportata per le immagini “che possono essere visualizzate una sola volta” per proteggere la privacy degli utenti.
L’ultimo aggiornamento di WhatsApp per iOS ha anche aggiunto la possibilità di creare aggiornamenti di Stato a partire da una nota vocale e il supporto per i video picture-in-picture, consentendo agli utenti di lavorare in multitasking durante le videochiamate.
Ricordiamo che WhatsApp per Android non supporta attualmente il rilevamento del testo nelle immagini, anche se la casa madre Google offre due API che consentono di farlo: Cloud Vision e ML KIT Text Recognition. È possibile che queste API non soddisfino i requisiti di WhatsApp per la protezione della privacy, come la crittografia end-to-end, o che semplicemente non sia stato possibile integrare le API per Android.