WhatsApp ti aiuta a gestire meglio le tue conversazioni con le nuove Liste. Crea categorie personalizzate e trova rapidamente le chat che ti interessano.
WhatsApp ha aggiornato la sua piattaforma con una novità attesa da molti: i filtri chat personalizzati. La funzione, ora rinominata “Liste”, permette di organizzare in modo efficace le conversazioni e semplificare la ricerca di chat specifiche. Già conosciuti i filtri per gruppi, chat non lette e preferiti, ma l’introduzione dei filtri personalizzati apre nuove possibilità di gestione.
Le Liste personalizzate consentono di creare categorie dedicate alle proprie esigenze, come lavoro, amici o vicini, mantenendo la gestione delle chat più ordinata. Creare una lista è semplice: basta toccare il pulsante (+) nella barra dei filtri sopra le conversazioni. Le liste già esistenti possono essere modificate facilmente con una pressione prolungata, aggiungendo o rimuovendo chat individuali o di gruppo.
La nuova funzione è già in fase di distribuzione e raggiungerà tutti gli utenti nelle prossime settimane. Chi ha un gran numero di chat o desidera una gestione più efficiente apprezzerà la possibilità di organizzare le conversazioni in liste mirate. Le nuove opzioni si rivelano utili per mantenere tutto sotto controllo senza dover scorrere centinaia di messaggi.
WhatsApp ha pubblicato un esempio pratico sul proprio blog, mostrando come sia possibile creare liste per contatti specifici, rendendo la gestione delle comunicazioni più personalizzata. Anche le chat di gruppo possono essere incluse, offrendo un ulteriore vantaggio per chi partecipa a numerose conversazioni collettive.
Organizzare le chat con filtri dedicati significa migliorare la produttività e ridurre il tempo speso a cercare messaggi. L’idea di poter personalizzare le categorie permette di suddividere il proprio tempo tra contatti professionali e personali, gestendo tutto in modo intuitivo. Volete dire addio al caos nelle vostre chat? Le Liste personalizzate di WhatsApp vi aiutano a tenere tutto sotto controllo.
