WhatsApp e Threads scompaiono dall’App Store cinese su richiesta della Cyberspace Administration per “motivi di sicurezza nazionale”. La mossa arriva mentre il Senato degli Stati Uniti vota un disegno di legge che potrebbe portare al divieto di TikTok nel Paese.
Le notizie provenienti da fonti affidabili come il Wall Street Journal e il New York Times hanno rivelato che Apple ha rimosso WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina. Questa mossa è stata una risposta diretta agli ordini della Cyberspace Administration, l’autorità di regolamentazione di internet del Paese, che ha espresso preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
La Cyberspace Administration cinese è nota per il suo rigido controllo su internet e le app disponibili nel Paese, noto come il “Great Firewall”. In questo ambiente, le applicazioni non nazionali spesso incontrano ostacoli importanti, e molte sono bloccate, spingendo i cittadini a ricorrere a VPN per accedere a servizi globali. Fino ad ora, WhatsApp e Threads erano accessibili, ma la recente decisione cambia la situazione.
Apple ha spiegato che, come azienda internazionale, è “obbligata a seguire le leggi dei Paesi in cui opera”, anche se ciò può significare agire in modi che non riflettono necessariamente la sua posizione o valori. Tale dichiarazione sottolinea il delicato equilibrio che le multinazionali devono mantenere mentre operano in mercati con regimi normativi rigidi.
Parallelamente, la situazione in Cina si specchia nelle attuali tensioni legislative negli Stati Uniti riguardanti TikTok, di proprietà di ByteDance. Il Senato statunitense sta valutando una legge che potrebbe portare al divieto di TikTok, a meno che ByteDance non ceda il controllo della piattaforma. Un’iniziativa che è giustificata da preoccupazioni simili a quelle espresse dalla Cina per WhatsApp e Threads, cioè la sicurezza nazionale.
Il disegno di legge in discussione negli USA prevede che ByteDance abbia un anno per vendere TikTok; in caso contrario, l’app verrà rimossa dagli app store. Si prevede che la Camera approverà il disegno di legge, che è parte di un pacchetto legislativo più ampio che include anche aiuti all’Ucraina e a Israele. Il Presidente Joe Biden ha espressamente sostenuto questo pacchetto e ha promesso di firmare la legge non appena approvata.