Vodafone Italia avvia una procedura di licenziamento collettivo per 1003 lavoratori: i sindacati minacciano lo sciopero e richiedono interventi dello Stato per garantire la stabilità del settore TLC.
Vodafone Italia ha annunciato l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per la riduzione del personale di 1003 lavoratori, come parte del suo piano di ristrutturazione più ampio su una platea complessiva di 5598 lavoratori. I Sindacati del settore TLC hanno reso noto l’avvio della procedura da parte dell’azienda di telecomunicazioni in un comunicato congiunto nel quale hanno anche sottolineato che durante i colloqui tra le parti, si sono sempre registrate profonde distanze tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti aziendali.
Secondo quanto riportato dai sindacati, le eccedenze di personale segnalate da Vodafone non sarebbero effettivi ridondanze dovute alla mancanza di lavoro, ma sarebbero piuttosto una risposta dell’azienda alla diminuzione dei guadagni, mirando a tagliare i costi del lavoro. La procedura di licenziamento, presentata dall’azienda, sarebbe la prova tangibile di ciò, con un’allocazione delle eccedenze che non rispetta i reali bisogni, ma che è solamente dettata da un approccio uniforme al taglio dei costi. Queste segnalazioni, infatti, riguardano sia settori che sedi, e non sarebbero coerenti con le effettive necessità del mercato.
I sindacati hanno dichiarato che la crisi sistemica nel campo delle telecomunicazioni non può essere affrontata solo tramite incentivi per l’uscita dei dipendenti e ammortizzatori sociali aziendali. Occorrono invece interventi sistemici e strutturali che non possono più essere ottenuti solo attraverso la negoziazione aziendale. Hanno dunque richiesto un tavolo di confronto per identificare azioni e misure strutturali a lungo termine, come investimenti e formazione costante, necessarie per garantire la stabilità del settore e superare la crisi che minaccia di impoverirlo ancora di più.
In caso di mancato soddisfacimento delle richieste avanzate da mesi, i sindacati hanno minacciato di scioperare. Tale azione avrebbe l’obiettivo di screditare i fondamenti dell’accordo di prospettiva tra le parti, il quale non coinvolge retribuzione e diritti dei lavoratori. Gli accordi interni di riorganizzazione e ristrutturazione delle aziende operanti nel settore delle TLC non sono ritenuti sufficienti e si richiede l’intervento straordinario del governo per evitare che il settore delle telecomunicazioni cada sempre più in una situazione di povertà.
Le organizzazioni sindacali hanno a disposizione un periodo di 75 giorni per confrontarsi con le istituzioni a tutela dei lavoratori di Vodafone Italia sia sui tavoli aziendali che su quelli di confronto con le istituzioni per trovare soluzioni a garanzia dei lavoratori della società. La procedura di confronto continua e le organizzazioni sindacali sfrutteranno tutto il tempo messo a disposizione per trovare le soluzioni a tutela dei lavoratori di Vodafone Italia.