In una lettera bipartisan, rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti esortano il Presidente Joe Biden ad affrontare la presunta discriminazione contro le aziende tecnologiche americane da parte dell’UE tramite il Digital Marketplace Act.
Gli USA vedono mostri dappertutto. Recentemente, un gruppo di membri del Congresso degli Stati Uniti ha espresso preoccupazione riguardo alla presunta persecuzione delle aziende americane nell’UE. In una lettera indirizzata al Presidente Joe Biden, i membri del Congresso, provenienti sia dal partito democratico che repubblicano, hanno sollecitato l’attenzione del Presidente su questa questione.
I rappresentanti del Congresso sostengono che le rigide regole del Digital Marketplace Act (DMA) hanno avuto un impatto principalmente sulle aziende statunitensi, come Amazon, Apple, Google, Meta e Microsoft. Al contrario, secondo la lettera, le aziende di software europee e cinesi sono state “lasciate in secondo piano”, suggerendo così la presenza di un certo grado di protezionismo.
I membri del Congresso chiedono a Biden di instaurare un dialogo con gli europei per salvaguardare gli interessi nazionali degli Stati Uniti. Essi sottolineano l’importanza di mantenere la leadership americana nel settore digitale per la prosperità economica e per la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori americani. La lettera evidenzia: “Garantire la nostra leadership in questo settore è imperativo per la nostra economia e per i lavoratori americani. La designazione di importanti aziende statunitensi come ‘gatekeepers’ minaccia di mandare in frantumi l’economia degli Stati Uniti, di diminuire la nostra leadership globale nella sfera digitale e di mettere a repentaglio la sicurezza dei consumatori”.
Un punto specifico sollevato nella lettera riguarda il perché soltanto ByteDance, la proprietaria di TikTok, sia inclusa nell’elenco degli europei, mentre aziende come Alibaba, Huawei e Tencent sono state escluse. I deputati statunitensi mettono in guardia: “L’UE ha inspiegabilmente omesso di designare alcun rivenditore europeo, piattaforme di condivisione di contenuti, società di pagamento e società di telecomunicazioni del blocco”.
Fino ad ora, né la Casa Bianca né la Commissione Europea hanno fornito commenti ufficiali in merito. Tuttavia, il governo statunitense ha già segnalato agli europei che eventuali restrizioni eccessive potrebbero influire negativamente sulle relazioni tra gli Stati Uniti e il blocco europeo.