Unisoc, un’azienda di chip fabless con sede a Shanghai che sta espandendo la sua quota di mercato nei chip per smartphone di fascia bassa, è un esempio di come le aziende cinesi di semiconduttori possano sopravvivere e forse anche prosperare sotto le sanzioni commerciali degli Stati Uniti.
Unisoc è un produttore cinese di hardware per smartphone e tablet che ha registrato una grande crescita negli ultimi anni, arrivando a minacciare la posizione di Samsung. Parte di questo fenomeno è dovuto a una strategia che, secondo un rapporto del South China Morning Post pubblicato domenica 05 marzo, ha avvantaggiato MediaTek.
Concentrandosi sullo sviluppo di processori di base per telefoni cellulari e tablet a basso costo, Unisoc è diventato il principale produttore cinese, mentre HiSilicon ha subito gravi perdite a causa degli embarghi statunitensi. L’hardware a prezzi accessibili è il modello di business che mantiene MediaTek alla guida del mercato dei chip per smartphone.
Dopo aver conquistato una solida posizione sul mercato, Unisoc sembra voler investire in segmenti che vanno oltre la sua zona di comfort. L’anno scorso il produttore ha annunciato Unisoc T820, la sua nuova piattaforma per telefoni di fascia media abilitati al 5G, che utilizza la tecnologia a 6 nanometri. Il chip supporta schermi a 120 Hz e registrazione video fino a 4K.
Unisoc detiene una quota di mercato del 10% circa, dietro solo a MediaTek, Qualcomm e Apple. La sua crescita è stata possibile grazie al rallentamento dell’utilizzo dei chip Exynos di Samsung e allo scenario sfavorevole per HiSilicon. D’altra parte, gli organismi di regolamentazione del mercato in Occidente potrebbero compromettere la sua posizione sul mercato.
L’SCMP sottolinea che la Cina non dispone ancora di fabbriche di semiconduttori avanzate, quindi qualsiasi azienda che progetta hardware potrebbe essere soggetta alla fornitura di componenti provenienti da Taiwan, come TSMC, che ha dovuto conformarsi ai requisiti degli Stati Uniti per continuare a lavorare con Apple, Intel e altri giganti del segmento.