Emergono altri dettagli sulla vicenda Twitter – Elon Musk, e questa volta si tratta di una parte dei messaggi privati di Musk che è stata resa pubblica nell’ambito della causa in corso con Twitter. I messaggi gettano nuova luce sulle trattative di Musk con la dirigenza di Twitter, nonché sulle conversazioni con l’ex amministratore delegato Jack Dorsey, col quale Musk pare essere in ottimi rapporti e condividere diverse idee anche riguardo il social, e su come i colloqui di Musk con l’amministratore delegato Parag Agrawal si siano rapidamente inaspriti rendendo chiaro che tra i due non vi fosse una stessa visione delle cose.
In particolare, i messaggi riguardano il momento in cui Musk dice ad Agrawal che vuole acquisire Twitter e renderlo privato, piuttosto che entrare nel consiglio di amministrazione. Musk infatti dichiara che ritiene una perdita di tempo entrare nel consiglio di amministrazione e che farà un’offerta per rendere Twitter privato.
I messaggi forniscono anche uno spaccato del rapporto tra Dorsey e Musk. Dorsey ha detto pubblicamente “Elon è l’unica soluzione di cui mi fido“, ma non si è espresso con commenti pubblici da quando Musk ha dichiarato di voler rinunciare all’acquisizione.
Dai messaggi si evince che Dorsey desiderava da tempo che Musk assumesse un ruolo attivo in Twitter. Dorsey dice a Musk che voleva che entrasse a far parte del consiglio di amministrazione di Twitter molto prima che Musk acquisisse una grossa partecipazione nella società.
Musk e Dorsey hanno anche discusso della convinzione del cofondatore di Twitter che Twitter non possa essere un’azienda.
Dorsey scrive a Musk in una conversazione del 26 marzo: “Credo che debba essere un protocollo open source, finanziato da una sorta di fondazione che non possiede il protocollo, ma lo fa solo progredire. Un po’ come ha fatto Signal. Non può avere un modello pubblicitario. Altrimenti si crea una superficie che i governi e gli inserzionisti cercheranno di influenzare e controllare. Se dietro c’è un’entità centralizzata, verrà attaccato. Non è un lavoro complicato, ma deve essere fatto bene in modo da resistere a ciò che è successo a Twitter.”
Dorsey ha anche tentato di fare da mediatore tra Musk e Agrawal, organizzando a un certo punto una telefonata tra i tre ma ciò che pare sia emerso da tale conversazione è che Musk e Agrawal non fossero sulla stessa lunghezza d’onda.