Elon Musk sostiene che Apple ha minacciato di “ritirare” Twitter dall’App Store di iOS per motivi sconosciuti. La notizia fa seguito a un tweet in cui Musk affermava che Apple aveva “per lo più interrotto la pubblicità” sulla piattaforma e a un sondaggio in cui chiedeva se Apple dovesse “pubblicare tutte le azioni di censura che ha intrapreso e che riguardano i suoi clienti”. Apple non ha commentato immediatamente le affermazioni di Musk.
La notizia segue segnali molto più sottili di tensione crescente tra Apple e Twitter, di proprietà del miliardario sudafricano. Musk ha criticato la tassa di Apple sull’App Store per gli acquisti in-app, definendola una “tassa nascosta del 30%” su internet. Il capo dell’App Store di Apple, Phil Schiller, ha cancellato il suo account Twitter in seguito all’acquisizione da parte di Musk, poco dopo che l’account di Donald Trump è stato ripristinato.
In un’intervista del 15 novembre a CBS News, il CEO di Apple Tim Cook ha dichiarato che “dicono che continueranno a moderarsi. Conto su di loro per continuare a farlo”. Musk, tuttavia, si è impegnato ad allentare le linee guida di moderazione di Twitter e ha promosso un rientro di massa degli account sospesi.
Twitter ha da tempo messo alla prova i limiti della moderazione dell’App Store di Apple, che ha spinto con successo Discord, Tumblr e altri servizi a nascondere i contenuti potenzialmente offensivi (in genere quelli per adulti) o a vietarli del tutto. Twitter rimane una delle uniche grandi piattaforme a consentire ancora la presenza di contenuti per adulti sulla sua app e un recente editoriale dell’ex dirigente di Twitter Yoel Roth ha rivelato che ha discusso periodicamente con Apple su contenuti come gli insulti razziali e l’hashtag #boobs.
Se la dichiarazione di Musk è accurata, “trattenere” potrebbe significare rifiutare temporaneamente un aggiornamento dell’app di Twitter o potrebbe comportare una minaccia più seria di espellere Twitter dall’App Store di iOS – un esito potenziale devastante per Twitter.