Dopo aver scaldato il mercato con la notizia che avrebbe acquistato Twitter, Elon Musk ha annunciato mercoledì scorso 13 luglio la sua intenzione di non acquisire il social network a causa della mancanza di chiarezza dei rapporti relativi al numero di bot e account falsi che compongono il numero totale di utenti della piattaforma.
Come previsto dal contratto, l’atto di recesso dall’accordo da parte di una delle parti comporta il pagamento di una multa equivalente a 1 miliardo di dollari, una somma che, in questo caso, dovrebbe essere pagata dall’amministratore delegato di Tesla se la giustizia giudicherà fondata la causa intentata contro Elon Musk presso la Court of Chancery del Delaware.
Di fronte a questo insolito caso, la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha iniziato ad analizzare le pubblicazioni fatte dal miliardario sul suo profilo Twitter per identificare eventuali tweet in cui Musk ha evidenziato il suo interesse a non rispettare l’offerta di acquisizione della società per 44 miliardi di dollari.
Secondo le informazioni fornite dalle autorità, in uno dei post l’uomo d’affari comunica al mercato che “l’accordo [per l’acquisto di Twitter] potrebbe non andare avanti”, una dichiarazione che suggerisce l’intenzione premeditata di interrompere il processo di acquisto dopo che gli azionisti di Twitter hanno accettato l’offerta di acquisizione, una mossa considerata illegale.
In sintesi, l’intento del regolatore è quello di individuare se a maggio, mese in cui sono stati pubblicati i messaggi, Elon Musk avesse l’intenzione di interrompere l’accordo e non lo abbia comunicato alla controparte. Per ribattere alle accuse, la difesa del miliardario ribadisce che il testo divulgato non è sufficiente a confermare il piano prematuro di terminare l’acquisto.
Mentre la giustizia statunitense non rilascia un parere sull’impasse, la transazione miliardaria rimane sotto embargo. In una dichiarazione pubblica, Twitter afferma che: “Dopo aver dato spettacolo in pubblico per mettere in gioco Twitter, e dopo aver proposto e firmato un accordo di fusione favorevole al venditore, Musk sembra ritenere che, a differenza di tutte le altre parti soggette al diritto contrattuale del Delaware, sia libero di cambiare idea, distruggere la società, interromperne le attività, distruggere il valore delle sue azioni e andarsene”.