Apple rifiuta l’aumento dei prezzi applicato da TSMC per i suoi futuri chipset a 3 nm, mettendo in gioco i chip A17 Bionic.
Per creare wafer in grandi quantità per clienti come Apple, la nuova tecnologia di semiconduttori all’avanguardia sviluppata da TSMC ha un prezzo elevato. L’azienda taiwanese starebbe per rilasciare i suoi primi prodotti a 3 nm, ma la fonte più recente sostiene che il suo lucroso partner Apple non sarà interessato a pagare di più il suo fornitore.
La prima strategia commerciale di TSMC prevedeva un aumento dei prezzi tra il 6 e il 9% per il prossimo anno. In seguito, secondo l’Economic News Daily, ci sono state delle trattative, iniziando con un aumento del 3% e arrivando alla soglia del 6%.
Prevediamo che il produttore di chip farà pagare ai clienti una percentuale maggiore per il suo processo di chip più sofisticato, che attualmente è il 3nm di prima generazione.
Purtroppo per TSMC, Apple ha rifiutato queste offerte. Non ci sarà molto spazio per contrattare i prezzi, perché quest’ultimo rappresenta il 25% del fatturato annuale del fornitore.
Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui abbiamo affermato che i futuri M2 Pro e M2 Max per i modelli aggiornati di MacBook Pro sarebbero stati prodotti con il processo a 5 nm piuttosto che con la tecnologia a 3 nm; è possibile che entrambe le parti non siano riuscite a raggiungere un compromesso finanziario.
Il prossimo SoC, così come l’M3 per i futuri Mac, si dice che utilizzeranno entrambi la tecnologia a 3 nm di seconda generazione di TSMC. Se Apple intende fissare il prezzo dell’iPhone 15 Pro e dell’iPhone 15 Ultra allo stesso livello dell’iPhone 14 Pro e dell’iPhone 14 Pro Max, potrebbe costringere TSMC a sostenere costi di produzione più elevati o a subire un calo dei margini di profitto per ogni iPhone di fascia alta venduto.
A questo punto, l’articolo non fornisce una tempistica potenziale per una risoluzione tra le due parti, ma speriamo che questa inutile impasse non ostacoli lo sviluppo del prossimo hardware personalizzato di Apple.