TSMC registra profitti record grazie ai nodi a 5 nm e 3 nm, mentre la crescente domanda di AI e nuovi clienti spingono verso il futuro nodo a 2 nm.
TSMC ha pubblicato il rapporto sui ricavi del terzo trimestre del 2024, rivelando risultati impressionanti. L’azienda ha registrato profitti record, superando quelli dell’anno scorso e confermando un trend positivo per i prossimi cinque anni. Grazie alla crescente domanda di chip più piccoli ed efficienti, TSMC sta consolidando la sua posizione sul mercato, con i nodi di processo a 5 nm e 3 nm in testa. Malgrado ciò, tutte le attenzioni sono rivolte al prossimo grande passo: il nodo a 2 nm, che promette di superare i precedenti in termini di prestazioni e richieste.
I numeri del terzo trimestre parlano chiaro: i nodi di processo più piccoli stanno generando maggiori entrate rispetto a quelli più vecchi. Il 5 nm ha portato il 32% delle entrate totali di TSMC, mentre il 3 nm ha contribuito con un altro 20%. Il margine lordo dell’azienda è cresciuto fino al 57,8%, un aumento notevole rispetto al terzo trimestre del 2023. Sul fronte del fatturato, TSMC ha registrato un incremento del 36% su base annua, raggiungendo 23,50 miliardi di dollari nel Q3 2024, rispetto ai 17,28 miliardi dell’anno precedente.
La vera rivoluzione però è all’orizzonte. Il nodo di processo a 2 nm, la prossima grande scommessa di TSMC, sta già generando un’enorme curiosità tra i clienti. Nonostante il 3 nm sia attualmente il secondo maggior contributore di ricavi, la domanda per il 2 nm è già più alta, e quando inizieranno le spedizioni, supererà sia il 5 nm che il 3 nm in termini di volumi e profitti. La produzione di serie del 2 nm è prevista per il 2025, con stime che indicano il suo dominio fino al 2026, mentre il 3 nm continuerà a essere un pilastro fondamentale fino a quel momento.
Le strutture produttive di TSMC a Baoshan e Kaoshiung si preparano a produrre fino a 35.000 wafer di 2 nm, ma si prevede che entro il 2027 il volume supererà i 100.000 wafer. Tra i primi clienti a sfruttare questo nuovo nodo troviamo giganti come Apple, NVIDIA e AMD, che sono in prima linea nel desiderio di chip ad alte prestazioni. Nonostante il successo, TSMC non sarà sola nella corsa ai 2 nm. Samsung ha già avviato la propria produzione a 2 nm e punta ad ampliare ulteriormente il mercato con il nodo di 1,4 nm. Inoltre, il nodo A16 di Samsung entrerà in produzione nel 2026, attirando clienti in competizione diretta con TSMC.