MatchGroup, la società madre di diverse app di incontri come Tinder, Meetic o OkCupid, ha appena lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione. L’obiettivo? Per aiutare gli utenti a individuare account falsi e truffe su queste app.
La società, che gestisce anche Meetic o OkCupid, vuole combattere le truffe e le frodi sulle sue varie piattaforme. L’obiettivo? Invio di messaggi e notifiche e-mail agli utenti per fornire loro le chiavi per individuare comportamenti sospetti. MatchGroup consiglia agli utenti di assicurarsi che le foto dei potenziali partner siano state verificate o di videochattare con loro prima di incontrarli di persona.
Altri segnali di allarme sono la propensione dei truffatori a invitare gli utenti a chattare su piattaforme terze. L’obiettivo è evitare la moderazione di Tinder, Meetic e altri. MatchGroup ha recentemente aggiunto una funzione alle sue app che invia messaggi di avviso agli utenti quando vengono rilevate determinate parole chiave in una conversazione.
Tinder, Meetic e altre app vogliono proteggere gli utenti dalle truffe
La campagna è iniziata ufficialmente martedì 10 gennaio 2023 in oltre 15 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, India, Australia, Giappone, Germania, Francia, Spagna e Italia. L’operazione durerà per tutto il mese di gennaio. Tuttavia, l’azienda ha confermato a TechCrunch che i messaggi di sensibilizzazione saranno regolarmente inviati agli utenti dopo la fine della campagna.
“I truffatori spesso giocano a lungo termine. Vogliono davvero guadagnarsi la fiducia della vittima e passano molto tempo a parlare con lei… È così che i truffatori costruiscono la fiducia con quella persona e la fanno sentire al sicuro. Poi chiedono soldi per pagare un’operazione medica, un visto o un biglietto aereo”, spiega Buddy Loomis, Senior Director of Enforcement Operations di MatchGroup.
La campagna di sensibilizzazione di MatchGroup giunge in concomitanza con l’esplosione del numero di vittime di truffe e frodi di incontri negli ultimi anni, in particolare negli Stati Uniti. Nel 2021, la FTC (Federal Trade Commission) ha rivelato l’ammontare del danno: ben 547 milioni di dollari.