TikTok fa ricorso in tribunale contro il divieto di operare negli Stati Uniti, sostenendo che viola il Primo Emendamento e la sua libertà di espressione. L’azienda cinese chiede alla corte di dichiarare incostituzionale la legge che la obbliga a vendere la sua attività americana.
Il rapporto tra TikTok e il governo degli Stati Uniti è complesso e pieno di tensioni. Nonostante la popolarità della piattaforma tra gli americani, con circa la metà della popolazione del Paese che utilizza l’app, le preoccupazioni del governo riguardano questioni di sicurezza nazionale legate alla proprietà della piattaforma da parte della società cinese ByteDance.
La situazione ha raggiunto un punto critico quando l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato TikTok un pericolo per la sicurezza dei dati personali dei cittadini americani. Questa preoccupazione si è trasformata in azioni concrete con alcuni stati che hanno iniziato a vietare l’uso di TikTok. La tensione ha culminato all’inizio del 2024, quando è stata adottata una legge che obbliga TikTok a disassociarsi da ByteDance entro pochi mesi o a essere bandita completamente dal mercato statunitense. La legge, in sostanza, costringe TikTok a vendere il servizio a una società americana.
La decisione ha sollevato questioni legali. TikTok, sfidando la legge, ha portato il caso davanti alla Corte d’Appello degli Stati Uniti, sostenendo che la legge viola il 1° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che garantisce la libertà di espressione. In un documento di 67 pagine, TikTok ha espresso la sua preoccupazione, affermando: “Per la prima volta nella storia, il Congresso ha approvato una legge che sottopone un’unica piattaforma di espressione a un divieto permanente a livello nazionale e proibisce a ogni americano di partecipare a una comunità online unica di oltre un miliardo di persone in tutto il mondo”.
ByteDance ha ribadito che forzare la vendita dell’app non è solo impraticabile da un punto di vista commerciale, tecnologico e legale, ma viola anche il diritto all’uguaglianza di fronte alla legge, poiché altre piattaforme simili non subiscono lo stesso trattamento. L’azienda chiede al tribunale di dichiarare incostituzionale la recente legge, per consentire a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti.