Threads aumenta il tempo a disposizione per modificare i post, passando da 5 a 15 minuti. Scopri questa e altre novità del social network rivale di X.

Threads continua a migliorare l’esperienza utente con un’interessante novità: gli utenti possono ora modificare i propri post fino a 15 minuti dopo la pubblicazione, un netto miglioramento rispetto ai precedenti cinque minuti. Anche se il tempo di modifica è inferiore rispetto ad altri social network, questa nuova finestra temporale è stata accolta positivamente.

Un confronto interessante è con X (ex Twitter), dove gli utenti possono modificare i tweet fino a un’ora dopo la pubblicazione, ma solo se pagano per il servizio. La possibilità di modificare i post, seppur limitata nel tempo, aumenta la flessibilità dell’app social di Meta.

D’altro canto, Mastodon, parte del Fediverso, consente di modificare i post in qualsiasi momento senza costi aggiuntivi, offrendo una maggiore flessibilità. Nonostante ciò, la possibilità di modificare su Threads, anche se per soli 15 minuti, è vista come un’opzione gradita da molti utenti che cercano di correggere rapidamente eventuali errori nei loro post.

Ma le novità non finiscono qui. Threads ha introdotto una nuova funzione che permette di vedere chi segue e chi interagisce con i tuoi post, anche se utilizzano altre piattaforme del Fediverso, come Mastodon. La nuova funzione ottimizza il tracking delle metriche chiave, consentendo una valutazione più precisa dell’impatto dei contenuti.

I post condivisi con il Fediverso verranno resi visibili solo una volta scaduto il tempo per la modifica, garantendo che i contenuti pubblicati siano finali prima di essere distribuiti ad altre piattaforme.

Per sfruttare appieno queste nuove funzionalità, è necessario abilitare la condivisione con il Fediverso. Oltre a queste modifiche, Threads sta continuamente migliorando la sua API, che è stata lanciata a giugno di quest’anno, offrendo nuove opportunità per gli sviluppatori e migliorando ulteriormente l’interazione sulla piattaforma.

Articolo precedenteYouTube TV: arriva la riproduzione in background!
Articolo successivoGemini: multitasking migliorato su Android con split-screen