Dopo un incendio doloso, la Gigafactory di Tesla a Berlino riprende le attività. Elon Musk annuncia la produzione del Tesla Semi e del Model 2 in Europa.
La Gigafactory di Tesla in Germania, situata a Grünheide vicino a Berlino, si appresta a riprendere pienamente le sue attività dopo essere stata temporaneamente fermata a causa di un incendio doloso che ha colpito un traliccio dell’alta tensione. L’attacco, attribuito al gruppo estremista “Vulkan”, non ha scalfito i piani ambiziosi di Tesla per il futuro dello stabilimento.
Durante una breve visita di appena quattro ore in Germania, Elon Musk, CEO di Tesla, ha discusso dei prossimi passi per la fabbrica e ha rivelato i piani futuri. Tra questi, spicca l’annuncio della possibile produzione del Tesla Semi, il camion elettrico dell’azienda, proprio nella Gigafactory di Berlino. Attualmente, il Tesla Semi viene assemblato nella Gigafactory del Nevada, dove circa 100 unità sono state prodotte entro la fine del 2023.
Il passaggio alla produzione del Semi in Germania segnala un’espansione della capacità produttiva dello stabilimento e un impegno verso l’innovazione e la sostenibilità nel settore dei trasporti pesanti. Questo progetto si affianca al piano di produrre la Tesla Model 2, il nuovo modello di auto elettrica dell’azienda, che potrebbe stravolgere il mercato con un prezzo di partenza di circa 25.000 dollari.
Sebbene la produzione del Model 2 debba iniziare nella Gigafactory del Texas entro la fine del 2025, la menzione di una futura produzione anche a Berlino indica un impegno nella crescita a lungo termine della Gigafactory tedesca.
Questi piani arrivano nonostante le proteste della comunità locale di Grünheide, sottolineando la determinazione di Tesla a espandere le sue operazioni in Europa. Musk, noto per il suo ottimismo e la sua visione lungimirante, sembra puntare a fare della Gigafactory di Berlino un polo centrale per l’innovazione di Tesla nel Vecchio Continente.