L’anno 2023 non sembra migliore dell’ultimo per Elon Musk. Il multimiliardario dovrebbe comparire in un tribunale californiano. È oggetto di una class action da parte degli azionisti di Tesla che ritengono che uno dei suoi tweet abbia contribuito a manipolare il prezzo delle azioni.
Per Elon Musk si prospetta un processo ad alto rischio. Se verrà giudicata colpevole in questo caso finanziario, Tesla potrebbe dover pagare un’ingente somma di danni ai querelanti. Il caso dovrebbe essere discusso in un tribunale della California settentrionale, ma secondo gli avvocati del magnate sarà impossibile trovare giurati imparziali nei confronti di Musk. Pertanto, chiedono a un giudice federale di ritardare o addirittura trasferire il procedimento in Texas.
Il 7 agosto 2018, Musk ha dichiarato in un tweet che stava prendendo in considerazione l’idea di rendere privata l’azienda a 420 dollari per azione e che il suo finanziamento era ormai sicuro. Di conseguenza, ha dovuto pagare una multa di 40 milioni di dollari imposta dall’autorità di vigilanza della borsa statunitense. Ma i problemi legali non erano finiti. Un gruppo di azionisti ha fatto causa alla società perché, secondo il giudice federale che ha autorizzato il procedimento, “Elon Musk ha fatto incautamente queste dichiarazioni sapendo che erano false”. Questo tweet ha effettivamente contribuito a manipolare il prezzo delle azioni di Tesla? Questo è ciò che il processo cercherà di stabilire.
Dal 2020, quando il miliardario ha trasferito la sede di Tesla ad Austin, in Texas, il divorzio tra lo Stato della California ed Elon Musk si è consumato da tempo. Quest’ultimo ritiene che le ondate di licenziamenti che hanno seguito il suo arrivo alla guida del social network Twitter abbiano creato sentimenti negativi nei suoi confronti tra la popolazione locale. A livello nazionale, si dice addirittura che le sue buffonate stiano allontanando potenziali acquirenti di Tesla.
Secondo molti osservatori, l’arrivo di Elon Musk alla guida di Twitter è un fiasco e le sue decisioni sono sempre più controverse. In questo contesto, lo “Chief Twit” ha chiesto direttamente alla comunità se dovesse rimanere alla guida di Twitter. La risposta è stata ampiamente negativa, ma il CEO non ha ancora nominato il suo sostituto.