Il crollo del Bitcoin è costato caro anche a Tesla. Nel 2022, la casa automobilistica ha perso ben 204 milioni di dollari a causa del crollo della criptovaluta. La casa automobilistica non è riuscita a recuperare questa somma vendendo quasi tutti i suoi beni.
Ricordate: nel 2021, il Bitcoin è in piena crescita. Le criptovalute stanno raggiungendo nuove vette, tutti vogliono una fetta della torta ed Elon Musk, attraverso Tesla, non fa eccezione. Mentre l’hype è al massimo nella comunità, la casa automobilistica annuncia che sta acquistando 1,5 miliardi di dollari di Bitcoin. La reazione è stata istantanea: la valuta ha visto aumentare il proprio valore.
Un anno dopo, il paesaggio si è leggermente oscurato. L’anno 2022 è stato un disastro per il Bitcoin e più in generale per tutte le criptovalute e i loro seguaci. Tesla aveva già avvertito la svolta, poiché poco dopo aver annunciato che avrebbe accettato pagamenti in Bitcoin, l’azienda aveva già fatto marcia indietro. Ma questo non è bastato per evitare il muro.
Il crollo del Bitcoin è costato caro a Tesla
In un documento fornito da Tesla, si apprende che l’azienda di Elon Musk ha perso ben 204 milioni di dollari, pari a circa 187 milioni di euro, a causa del crollo della criptovaluta del 2022. Tuttavia, va ricordato che durante l’estate Tesla ha venduto gran parte dei suoi asset digitali, ottenendo un profitto di 64 milioni di dollari. La perdita netta è stata di 140 milioni di dollari.
Sebbene questa cifra sia piuttosto elevata, va notato che Tesla è ovviamente riuscita a limitare i danni. Nel giugno 2022, l’azienda ha registrato perdite per 600 milioni di dollari legate ai Bitcoin. Ad oggi, Tesla detiene ancora 184 milioni di dollari. Come molti esperti, la casa automobilistica potrebbe ancora credere in una rinascita delle criptovalute negli anni a venire. È un’occasione per ricordare che, al momento in cui scriviamo, il Bitcoin è valutato 21.120 dollari, ben lontano dal suo picco storico di 68.789 dollari.