Da una presentazione sul sistema di guida autonoma di Tesla alla provocazione: quando Elon Musk si mette in scena, nulla va come previsto.
Elon Musk è un personaggio che non smette mai di sorprendere. Noto per il suo comportamento non convenzionale e le sue provocazioni, il CEO di Tesla ha fatto parlare di sé una volta di più con una diretta che avrebbe dovuto presentare le meraviglie del sistema FSD V12 delle sue auto. Ma, come spesso accade, l’evento ha preso una piega inaspettata.
Il programma iniziale prometteva una dimostrazione del Full Self Driving (FSD) di Tesla, la tecnologia di guida autonoma attualmente in fase di sviluppo. Ma Musk non è uno che si attiene ai programmi. L’evento, trasmesso in diretta per 45 minuti, ha avuto diversi momenti in cui l’imprevedibilità del miliardario è venuta alla ribalta.
Un primo segnale di ciò che sarebbe successo è stato l’atteggiamento di Musk di fronte alle norme di sicurezza. Sebbene FSD sia progettato per gestire l’auto in autonomia, le leggi stabiliscono che il conducente debba comunque mantenere l’attenzione sulla strada e non utilizzare dispositivi come lo smartphone. Ma Musk, evidentemente, ritiene di non doversi sottoporre alle stesse regole degli altri: per gran parte della diretta ha tenuto il suo smartphone in mano, mostrando una totale disinvoltura.
Poi, come se ciò non bastasse, c’è stato un momento di tensione quando la Tesla ha rischiato di passare con il semaforo rosso. Musk ha dovuto prontamente intervenire per correggere la traiettoria della vettura, commentando l’accaduto in maniera alquanto beffarda e facendo riferimento alle critiche che la sua tecnologia FSD ha ricevuto.
Ma ciò che ha davvero fatto alzare più di un sopracciglio è stata la sua improvvisa decisione di cercare e recarsi all’indirizzo di Mark Zuckerberg. Musk ha chiesto al suo copilota di cercare su Google la residenza del fondatore di Facebook e, trovato, ha deciso di guidarvi. Mostrando l’indirizzo in diretta e arrivato sul posto, ha però deciso di non uscire dall’auto, minimizzando il gesto come una semplice ricerca online. Nonostante ciò, molti hanno accusato Musk di “doxxing”, un termine che indica la divulgazione pubblica di informazioni personali su internet senza consenso.
Musk ha cercato di difendersi, sottolineando come l’indirizzo di Zuckerberg sia facilmente reperibile online. Ma ciò non toglie la sensazione che il suo gesto sia stato quanto meno irresponsabile.
Al di là delle polemiche, ciò che resta di questa diretta è un mix di genialità e provocazione, tipico dello stile Musk. La tecnologia FSD di Tesla rappresenta senza dubbio un passo avanti nel mondo dell’automazione, ma è anche chiaro che c’è ancora molta strada da fare, sia in termini di sviluppo tecnologico che di maturità da parte del suo rappresentante più illustre.