Tesla avrebbe licenziato due dipendenti californiani in violazione delle leggi sul lavoro per aver fatto parte di un gruppo più ampio che ha discusso e scritto lettere critiche nei confronti dell’amministratore delegato Elon Musk, secondo quanto riferito dai loro avvocati e dalle denunce presentate alle autorità federali.
Due ex dipendenti di Tesla affermano di essere stati licenziati illegalmente dall’azienda dopo aver preso parte a uno sforzo organizzato per criticare pubblicamente Elon Musk, secondo un nuovo rapporto di Bloomberg. Non sarebbe la prima volta che una delle aziende del miliardario decide di licenziare in questo modo, visto che Elon Musk aveva già licenziato due dipendenti su Twitter per averlo criticato in pubblico.
È stata quindi presentata una denuncia contro Tesla per licenziamento illegittimo. Questo caso è l’ennesimo esempio di un’azienda di proprietà di Musk accusata di ritorsioni contro i lavoratori che hanno intrapreso azioni collettive contro il dirigente e le sue politiche. Si tratta di una violazione della legge federale sul lavoro, in quanto i dipendenti hanno il diritto di impegnarsi in una “attività concertata protetta”, che comprende il parlare tra loro per costruire un sostegno a una questione che li riguarda tutti.
I dipendenti di Tesla hanno osato criticare Elon Musk
Secondo la denuncia, i due dipendenti hanno partecipato alla stesura di due lettere. Uno ha chiesto ai dirigenti di Tesla di riconsiderare l’obbligo di rientro in ufficio per tutti i lavoratori, una politica messa in atto a fine maggio mentre il mondo si stava lentamente riprendendo dalla pandemia COVID-19. Un’altra lettera sosteneva che i tweet di Musk violavano la politica anti-molestie di Tesla.
Queste lettere non avrebbero avuto un grande impatto, perché non sono mai state inviate. I due dipendenti sostengono di essere stati licenziati anche solo per aver parlato della “mancata applicazione da parte di Tesla della sua politica di non bullismo e dell’attuazione della sua politica di rientro in ufficio dopo il COVID”, e hanno contribuito alla stesura di una lettera che non ha mai superato la fase di bozza.