L’app di messaggistica Telegram è stata temporaneamente sospesa in Spagna su ordine della Corte Suprema a causa di presunta condivisione di contenuti vietati.
Telegram affronta una sospensione temporanea in Spagna a partire da domani, lunedì 25 marzo, come riportato da Reuters. La decisione, emanata dalla Corte Suprema spagnola, arriva in risposta a una denuncia che accusa il servizio di messaggistica di facilitare la diffusione di contenuti proibiti.
Il giudice Santiago Pedraz ha emesso l’ordine che pone Telegram sotto esame mentre le autorità indagano sulle accuse mosse contro l’app di messaggistica. Di conseguenza, i provider di telefonia mobile locali saranno incaricati di attuare il blocco delle operazioni di Telegram sul territorio nazionale.
Con una base di oltre 700 milioni di utenti attivi in tutto il mondo e posizionata come la quarta app più utilizzata in Spagna, Telegram non ha ancora rilasciato commenti ufficiali riguardo la situazione. Tuttavia, non è la prima volta che l’app si trova al centro di controversie legali. In precedenza, Telegram era stata sospesa anche in Brasile, ma l’intervento della Corte Federale ha revocato tale decisione.
Le complicazioni legali per Telegram non si fermano all’Europa; in Brasile, il suo ruolo è stato messo sotto esame in relazione alla legislazione sulle fake news, con la Polizia Federale che ha evidenziato un possibile abuso di potere da parte dell’app e di Google. Attualmente, la Procura Generale della Repubblica (PGR) sta esaminando le conclusioni delle indagini per determinare i passi successivi.
Questa sospensione dell’app Telegram rappresenta un nuovo capitolo nelle continue sfide tra autorità governative e servizi di messaggistica riguardo alla gestione dei contenuti online. Con le indagini in Spagna ancora in corso, osservatori da tutto il mondo attendono di vedere l’evolversi di questa situazione e le sue possibili conseguenze sulla libertà di parola e la protezione dei dati personali.
