Un grave problema di sicurezza ha colpito Wyze, con 13.000 utenti che hanno potuto vedere per errore i video delle telecamere di sicurezza di altri clienti. L’azienda si è scusata e ha incolpato il suo provider di web hosting, Amazon Web Services (AWS).
David Crosby, cofondatore di Wyze, ha rivelato che la compagnia ha identificato 14 persone capaci di accedere ai feed video domestici altrui tramite le loro telecamere di sicurezza. Tuttavia, ulteriori indagini hanno portato alla scoperta che ben 13.000 utenti hanno potuto visualizzare brevemente i feed video di altri, un numero decisamente superiore a quanto inizialmente stimato, marcando un profondo problema di sicurezza per l’azienda.
Wyze ha inviato ai suoi clienti un’e-mail intitolata “Un importante messaggio di sicurezza da Wyze”, in cui si scusava per la violazione della sicurezza, cercando di ammorbidire l’impatto dell’incidente. Nonostante ciò, il tentativo di attribuire parte della colpa al suo provider di web hosting, Amazon Web Services (AWS), come riportato da The Verge, non sembra aver alleggerito le preoccupazioni degli utenti.
L’incidente è stato scatenato da un’interruzione del servizio di AWS che ha temporaneamente disabilitato i dispositivi Wyze. Durante il tentativo di ristabilire la connessione delle telecamere di sicurezza, alcuni utenti hanno riportato di aver visto immagini e video non propri nella loro scheda Eventi. Sebbene l’azienda abbia agito rapidamente disabilitando l’accesso alla scheda e avviando un’indagine, 13.000 clienti hanno già visualizzato contenuti non loro, trasformando la situazione in un grave problema di pubbliche relazioni per Wyze.
In risposta, Wyze ha implementato misure di sicurezza aggiuntive, richiedendo la verifica dei clienti prima che potessero accedere alle immagini o ai video dalla scheda Eventi. Questi sforzi si sono dimostrati insufficienti per contenere le ripercussioni dell’incidente.
La violazione solleva importanti questioni sulla privacy e la sicurezza dei dispositivi smart per la casa, mostrando i rischi associati all’acquisto e all’uso di tali prodotti. L’incidente serve da monito per i futuri acquirenti riguardo ai potenziali pericoli per la privacy e potrebbe indurre a una maggiore cautela nella scelta di dispositivi smart per la propria abitazione.
Wyze si trova ora a fronteggiare non solo danni alla sua reputazione, ma anche la prospettiva di azioni legali da parte di clienti che cercano un risarcimento per la violazione della loro privacy.