Non è oggi che si parla dell’influenza dei videogiochi negli eventi tragici. Mentre c’è chi crede fermamente che i giochi siano responsabili di atti disturbanti, molti difendono il contrario, generando un eterno dibattito sull’argomento.
La scorsa settimana abbiamo avuto un tragico massacro in una scuola di Uvalde, in Texas, che ha provocato la morte di 21 persone, 19 delle quali bambini. Come ci si poteva aspettare, alcuni senatori repubblicani statunitensi stanno già collegando il caso ai videogiochi.
Ted Cruz, senatore repubblicano del Texas, lo Stato in cui è avvenuta la strage, è uno di quelli che ritiene che i videogiochi e i contenuti violenti su Internet siano le cause che portano un individuo a perdere la sensibilità verso la violenza e la morte.
Cruz dice che questi massacri dovrebbero concentrare la nazione su ciò che conta davvero: “Dobbiamo renderci conto di dove la nostra cultura sta fallendo”.
Inoltre, mostra anche segni che collegano i problemi che attualmente colpiscono soprattutto le menti più giovani.
Il senatore si rifiuta di mettere in discussione il comportamento delle autorità in risposta a quanto stava accadendo e non accenna nemmeno al ruolo delle armi da fuoco, preferendo sostenere che la colpa sia di ragioni quali: “Guardando alle famiglie colpite, ai genitori assenti, al calo della frequenza in chiesa, al bullismo sui social media, ai contenuti violenti su Internet, alla mancanza di sensibilità alle uccisioni nei videogiochi, all’isolamento costante…”.
Cruz conclude il suo intervento parlando dell’uso di droghe illegali, che insieme ai giochi stanno colpendo le menti dei giovani. È curioso vedere come il senatore non parli della facilità di accesso alle armi, preferendo andare in una direzione unilaterale e persino ingiusta.
A quanto pare, avremo un’eterna discussione sull’argomento, il che è alquanto problematico per coloro che vedono i giochi solo come una forma di intrattenimento.
E tu cosa ne pensi? Raccontacelo nei commenti?