Taiwan ha imposto il divieto di esportazioni di alcuni beni high tech compresi chip moderni in Russia e Bielorussia. La decisione è stata presa a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il Ministero degli Affari Economici taiwanese (MOEA) ha condiviso un elenco di tutti i beni high tech di cui sarà vietata l’esportazione in Russia e Bielorussia (via DigiTimes). Il ministero ha annunciato che questi nuovi prodotti high tech saranno esclusi anche dalla Bielorussia poiché potrebbe aiutare la Russia a aggirare le sanzioni in quanto alleato. Ora, le aziende di queste due regioni non potranno più acquistare determinati prodotti a semiconduttore come i microprocessori o i microcircuiti.
Si tratta di quelli che hanno una velocità di prestazione pari o superiore a 5 gigaflop, una frequenza superiore a 25 MHz, un’interconnessione esterna con una velocità di trasferimento dati pari o superiore a 2,5 MB/s, più di 144 pin o un tempo di ritardo di propagazione di base inferiore a 0,4 nanosecondi. In parole povere, la Russia e la Bielorussia non sono più in grado di procurarsi le moderne tecnologie prodotte a Taiwan.
A parte i moderni chipset, Taiwan non venderà nemmeno apparecchiature relative alla produzione di chip a queste nazioni; in questo modo non potranno dunque nemmeno reperire apparecchiature per produrre i propri chip. Sono incluse apparecchiature di allineamento ed esposizione per la produzione di wafer, scanner e microscopi elettronici a scansione.