Steam modifica le politiche di rimborso per includere il tempo di gioco in accesso anticipato, ponendo fine a una pratica che permetteva agli utenti di ottenere rimborsi impropri.
Steam oggi 24 aprile ha aggiornato le sue politiche di rimborso per chiudere una falla che permetteva agli utenti di ottenere rimborsi in maniera impropria. Tradizionalmente, la piattaforma consente il rimborso di giochi che sono stati giocati per meno di due ore e acquistati da non più di due settimane. Questa politica, molto apprezzata dagli utenti, talvolta veniva sfruttata in maniera impropria.
Una delle lacune maggiormente sfruttate riguardava i giochi in accesso anticipato. Molti giochi di grande produzione offrono accesso anticipato a chi acquista edizioni più costose del gioco, permettendo ai fan di iniziare a giocare prima della data di uscita ufficiale. Le regole precedenti di Steam non consideravano le ore giocate in accesso anticipato nel conteggio totale per il rimborso, ma solo quelle accumulate dopo il lancio ufficiale. Tutto questo significava che un giocatore poteva utilizzare il gioco per diverse ore durante l’accesso anticipato e ancora richiedere un rimborso dopo il lancio ufficiale, purché avesse giocato meno di due ore post-lancio.
Secondo quanto riportato sulla pagina ufficiale della community, Steam ha ora modificato questa politica. Le due ore per il diritto al rimborso includeranno il tempo trascorso giocando nella fase di accesso anticipato. Quindi, se un giocatore supera le due ore di gioco totali, incluse quelle in accesso anticipato, non potrà più ottenere un rimborso.
Questa modifica è stata accolta positivamente dalla community di Steam, soprattutto dagli sviluppatori e dagli utenti che desiderano che la politica di rimborso venga usata equamente e non per abusi. Molte persone non erano nemmeno a conoscenza del fatto che le ore di accesso anticipato non fossero conteggiate precedentemente, quindi questo aggiornamento chiarisce e stringe le regole per evitare manipolazioni future.