SpaceX potrebbe fornire servizi di telefonia diretta “completi e senza soluzione di continuità” in gran parte del mondo, consentendo agli smartphone di collegarsi direttamente alla sua rete satellitare Starlink.
Questa settimana, la società spaziale guidata da Elon Musk ha presentato alla FCC una richiesta per equipaggiare 2.016 dei suoi satelliti Starlink di seconda generazione con un presunto “sistema direct-to-cellular” che potrebbe trasmettere dati direttamente ai telefoni in aree prive di copertura cellulare tradizionale.
Ad agosto SpaceX ha annunciato una partnership con T-Mobile per utilizzare i satelliti in orbita bassa per servire i clienti dell’operatore a terra, e l’obiettivo è ora quello di sfruttare la rete Starlink per aumentare la copertura di T-Mobile negli Stati Uniti, in particolare nelle aree rurali e remote con segnale cellulare scarso o assente.
Starlink potrebbe presto eliminare le aree bianche
Finora, per connettersi alla rete Internet satellitare Starlink, gli utenti dovevano possedere tutta l’attrezzatura necessaria: una grande antenna del costo di circa 450 euro che funge da router. Tuttavia, con la seconda generazione dei suoi satelliti, SpaceX intende consentire agli smartphone di connettersi direttamente ai suoi satelliti.
SpaceX sostiene che i suoi satelliti Starlink potrebbero un giorno fornire dati vocali, di messaggistica e di navigazione internet a velocità “teoriche” di download e upload rispettivamente di 18,3 Mbps e 7,2 Mbps e fornire una “copertura completa e continua della Terra”.
A differenza delle chiamate di emergenza di Apple, che, come suggerisce il nome, consentono agli iPhone 14 di effettuare chiamate solo in caso di incidente, la strategia di SpaceX dovrebbe iniziare con i servizi SMS in versione beta entro la fine del prossimo anno.
Infine, va notato che T-Mobile afferma che la sua partnership non richiederà un telefono speciale compatibile con il satellite, aggiungendo che la “stragrande maggioranza degli smartphone” già presenti sul mercato dovrebbe essere compatibile con il servizio grazie alla tecnologia radio esistente del dispositivo. Possiamo quindi aspettarci che altri operatori offrano questo servizio in futuro. Si sa anche che Android 14 sarà la prima versione a rendere gli smartphone compatibili con la connettività satellitare.