Sul fronte finanziario, i risultati Spotify brillano nonostante l’aumento dei prezzi degli abbonamenti. Una crescita che non si fermava da tempo.
Spotify continua a riscuotere un successo straordinario nel mondo dello streaming musicale. Dall’ultimo rapporto sui risultati finanziari dell’azienda, emerge un dato sorprendente: il numero di abbonati al piano Premium ha raggiunto la cifra di 226 milioni. Analizzando i dati dell’ultimo trimestre, ciò rappresenta una crescita del 3% rispetto al periodo precedente.
Ma le buone notizie per Spotify non finiscono qui. Oltre agli abbonati Premium, la piattaforma ha segnato un robusto aumento anche in termini di utenti attivi al mese. Alla data del 30 settembre, la cifra ha raggiunto i 574 milioni, segnando un incremento del 4% rispetto al secondo trimestre.
Il vero salto di qualità, tuttavia, emerge chiaramente quando si guarda l’evoluzione di questi numeri nell’arco dell’ultimo anno. Su base annua, Spotify ha guadagnato un 16% in più di abbonati Premium e ha visto il suo contingente di utenti attivi mensili crescere di un impressionante 26%. Quest’ultimo dato rappresenta il secondo più grande aumento nella storia di Spotify in un periodo equivalente.
Questi risultati diventano ancora più rilevanti alla luce delle recenti scelte aziendali. Nonostante un aumento del prezzo degli abbonamenti durante il periodo in esame, la crescita non ha mostrato segni di rallentamento. A titolo di esempio, in Italia, il costo dell’abbonamento Individual è ora di 10,99 euro. Movimenti simili si sono verificati anche in altri Paesi, e non solo per il piano Individual ma anche per gli altri piani come Family, Duo e Student.
Infine, dal punto di vista strettamente economico, Spotify può davvero sorridere. Dopo un 2022 in cui i conti erano decisamente in rosso, con una perdita di 166 milioni di euro, il 2023 si apre con profitti di 65 milioni di euro. Ancora più importante, se si guarda all’utile operativo, l’azienda ha segnato 32 milioni di euro, ribaltando completamente il trend dell’anno precedente che aveva chiuso con una perdita operativa di ben 228 milioni di euro.
