Il nuovo visore di Sony PlayStation VR2 ha venduto solo 270.000 unità dal suo lancio, un numero ben lontano dall’obiettivo prefissato.
Secondo le informazioni condivise da Bloomberg, Sony avrebbe venduto circa 270.000 unità di PSVR2 tra l’uscita del 22 febbraio e la fine di marzo 2023 in tutto il mondo. Queste stime provengono dalla società di ricerca IDC, che le ha basate su diverse analisi di mercato.
È doveroso sottolineare che Sony per il momento non ha comunicato alcuna cifra ufficiale relativa a PlayStation VR2. In ogni caso, se queste stime si avvicinano alla realtà, si tratta di una grande battuta d’arresto per il brand giapponese. Alla fine del 2022, Sony era molto fiduciosa sul successo del suo headset VR, con un obiettivo di vendita fissato a 2 milioni di unità nelle prime settimane.
Eppure PlayStation VR2 è una bella proposta, almeno dal punto di vista tecnico, col suo display 4K HDR e un campo visivo di 110° attraverso uno schermo OLED con una definizione di 2000 x 2040 pixel. Il tutto con una frequenza di aggiornamento variabile tra 90 e 120 Hz. Inoltre, sono presenti alcune nuove tecnologie, come il tracciamento degli occhi e la funzione Sense, che permette alle cuffie di emettere vibrazioni aptiche, per una maggiore immersione nel gioco. I controller PS VR Sense sono un altro punto di forza dell’headset. Molto ergonomici, includono le funzionalità chiave del DualSense, ovvero i grilletti adattivi e il feedback aptico.
Purtroppo, questo ottimo record tecnico non è sufficiente a cancellare alcuni nei piuttosto significativi, a cominciare dalla mancanza di retrocompatibilità con i giochi PSVR e, naturalmente, dal prezzo: 599 € in Europa. Si tratta di 50 euro in più rispetto al prezzo di una PS5. In più la line-up è costituita più da esperienze VR che da giochi veri e propri (con l’eccezione di Horizon Call of The Moutain).
Già così si hanno molte potenziali spiegazioni per il fallimento di PSVR2. Aggiungiamo una situazione economica globale non rosea, con l’aumento dei costi della vita e i licenziamenti e il cerchio si chiude. Probabilmente un prezzo più basso potrebbe essere già un aiuto per il futuro.