Il gruppo Ransomed.vc minaccia la divulgazione di dati sensibili, mentre Sony avvia indagini. Una vicenda che riporta alla mente l’episodio del 2011, con la violazione del PlayStation Network.

La sicurezza informatica è un argomento sempre attuale, e l’ultimo a finire nel mirino degli hacker sembra essere la Sony. Notizie recenti raccontano di un potenziale attacco ai server della gigante giapponese, con un gruppo di hacker, noto come Ransomed.vc, che si vanta di aver ottenuto l’accesso a dati sensibili.

Il gruppo Ransomed.vc, specializzato in attacchi di ransomware, ha minacciato inizialmente di rilasciare al pubblico l’intero set di dati rubati dall’azienda, a meno che non venisse soddisfatta una loro richiesta economica. La situazione sembra precaria: Ransomed.vc sostiene di essersi infiltrato con successo nei sistemi informatici di Sony, con l’intenzione di vendere le informazioni rubate qualora Sony si rifiuti di pagare il riscatto richiesto.

Sony, consapevole della situazione, ha immediatamente avviato un’indagine, come dichiarato in una nota inviata al sito di notizie videoludiche IGN. La Big Tech giapponese ha preferito mantenere un profilo basso, non rivelando dettagli sulla possibile violazione o sulla natura delle informazioni che potrebbero essere state compromesse.

Anche se le affermazioni di Ransomed.vc non sono state ancora verificate, è importante sottolineare che il gruppo ha guadagnato una certa notorietà nell’ultimo periodo. Come riportato da Cyber Security Connect, gli hacker dietro a Ransomed.vc hanno avuto diversi “successi” negli ultimi tempi. Ad aggiungere ulteriore peso alle loro affermazioni sono le immagini condivise dal gruppo: screenshot di una pagina di accesso interna di Sony, slide di presentazioni aziendali, file di programmazione e un elenco con migliaia di file, presumibilmente ottenuti dall’azienda.

La data del 28 settembre è stata segnalata come il giorno in cui il gruppo ha intenzione di divulgare tutto il materiale, a meno che non venga soddisfatta la loro richiesta economica.

Questo episodio riporta alla mente un capitolo oscuro nella storia di Sony: nel 2011, infatti, i server del PlayStation Network subirono un attacco massivo, con la divulgazione di dati personali di milioni di utenti. L’incidente ebbe ripercussioni significative, con Sony che dovette scusarsi pubblicamente e affrontare diverse cause legali, oltre a offrire risarcimenti.

Al momento, non si sa se l’attuale situazione possa raggiungere le proporzioni dell’attacco del 2011, ma è chiaro che Sony e gli utenti stanno guardando con apprensione agli sviluppi della vicenda. Nel mondo digitale di oggi, la sicurezza delle informazioni è essenziale, e le aziende devono essere sempre più attente a proteggere se stesse e i loro clienti.

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