Secondo uno studio i social possono essere pericolosi per la salute mentale e lo sviluppo del cervello dei giovani. Tuttavia potrebbero anche portare benefici.
Sono innumerevoli gli studi che evidenziano gli effetti nocivi dei social network sui giovani utenti, in particolare sui bambini. Gli adolescenti trascorrono sempre più tempo sui social, in particolare su TikTok, spesso estraniandosi dal mondo reale, ma anche i bambini vi trascorrono molto tempo, più di quanto sarebbe consigliabile.
Il Surgeon General, l’autorità americana per la salute pubblica, ha lanciato l’allarme e in un nuovo rapporto, Vivek Murthy, capo del Surgeon General statunitense, evidenzia le conseguenze catastrofiche che i social network possono avere sullo sviluppo del cervello e sulla salute mentale dei giovanissimi.
In questo studio si sottolinea innanzitutto la mancanza di sicurezza sui vari social network, soprattutto per i bambini e gli adolescenti. Già in passato questo punto era stato evidenziato da altri studi e ricerche. Il Centro per la lotta all’odio digitale (CCHR) ha sperimentato quanto velocemente un utente minorenne possa accedere a contenuti pericolosi per la sua salute mentale, con risultati assai poco rassicuranti.
Secondo l’autore di questa nuova ricerca, un uso eccessivo dei social in giovane età può portare a molti problemi: problemi comportamentali, disturbi alimentari, depressione, immagine danneggiata di sé, scarsa memoria, difficoltà di concentrazione.
Come si legge nel rapporto, il 46% degli adolescenti intervistati di età compresa tra i 13 e i 17 anni afferma di sentirsi meno bene con se stesso a causa dei social network. I problemi sopra elencati possono avere conseguenze drammatiche, fino al suicidio nei casi più gravi.
Tuttavia, il Surgeon General degli Stati Uniti non sostiene la completa scomparsa dei social network. Per l’istituzione, Snapchat, TikTok, Instagram o Twitter possono apportare alcuni benefici allo sviluppo di un bambino offrendo spazio per l’espressione personale, possibilità di creare e mantenere amicizie online e di sostenere discussioni relative ad interessi comuni.
Inoltre, l’organizzazione ritiene che i social network possano essere un prezioso alleato per le minoranze fornendo fornendo connessioni e sostegno tra pari.
Questo nuovo studio riporta l’attenzione sul tema già affrontato dell’influenza dei social sui giovani e sulla necessità di trovare un giusto equilibrio nel loro utilizzo e soprattutto metodi efficaci per evitare l’esposizione a contenuti dannosi.