Con l’innovativo Snapdragon 8 Gen 4, Qualcomm promette di ridefinire le prestazioni degli smartphone Android, grazie all’adozione della tecnologia N3E 3nm di TSMC e all’abbandono dell’architettura Arm a favore di quella Nuvia.
L’industria dei chipset per smartphone è testimone di una svolta storica con l’introduzione del Snapdragon 8 Gen 4 di Qualcomm. Questo nuovo chipset, che si preannuncia come un vero e proprio game-changer nel settore, ha già suscitato interesse e aspettative nella sfera tecnologica, promettendo di inaugurare una nuova era per gli smartphone Android.
Identificato con il nome in codice “SUN” e il numero di modello SM8750, lo Snapdragon 8 Gen 4 si distingue per il suo avanzato processo produttivo. Adottando la più recente tecnologia N3E 3nm di TSMC, Qualcomm si posiziona in prima fila rispetto alla concorrenza, superando addirittura l’Apple A17 Pro che attualmente utilizza il processo N3B di TSMC. Questa mossa innovativa non solo rafforza la posizione di Qualcomm come leader nel campo dei chipset, ma promette anche prestazioni superiori e maggiore efficienza energetica.
Uno dei cambiamenti apportati dallo Snapdragon 8 Gen 4 è l’abbandono dell’architettura Arm, a lungo considerata uno standard nell’industria. In una mossa storica e senza precedenti, Qualcomm ha scelto di adottare l’architettura Nuvia, sviluppata internamente. Questo rappresenta la prima volta che Qualcomm utilizza l’architettura Nuvia, segnando un cambiamento nella progettazione dei suoi chipset.
Il nuovo SoC incorpora un programma di CPU dual-cluster a otto core, composto da due core Nuvia Phoenix “L” ad alte prestazioni e da sei core Nuvia Phoenix “M”. Questa architettura promette un incremento notevole in termini di potenza e efficienza, spostando i confini delle prestazioni dei chipset Snapdragon.
Secondo Digital Chat Station: “In questa fase, le prestazioni di progettazione dell’architettura auto-sviluppata della CPU sono state notevolmente migliorate, e i risultati sono critici”. Queste parole sottolineano l’importanza del passaggio di Qualcomm all’architettura Nuvia, una mossa che promette di ridefinire completamente le prestazioni dei chipset di punta.