Il nuovo chipset Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm supera i concorrenti in prestazioni, ma il crescente consumo energetico e la produzione di calore sollevano dubbi sull’efficienza e la sostenibilità.
La recente uscita dello Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm ha attirato l’attenzione per le sue impressionanti capacità di prestazione. Tuttavia, secondo i benchmark pubblicati da Golden Reviewer, ci sono crescenti preoccupazioni riguardo l’efficienza energetica del chipset, un aspetto critico nella progettazione degli smartphone moderni.
Per lo Snapdragon 8 Gen 3, Qualcomm ha adottato una configurazione 1 + 5 + 2: un core Cortex X4, il più potente del chipset, per gestire compiti intensivi come i giochi, l’editing video ad alta risoluzione e il multitasking pesante. A questi si aggiungono cinque core Cortex-A720 per i compiti più comuni e due core Cortex-A520 per migliorare l’efficienza del sistema per i compiti in background.
Nonostante un aumento delle prestazioni di circa il 13% rispetto al suo predecessore, lo Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy, come dimostra il benchmark SPECint06 Big Core di Golden Reviewer con 69,28 punti, il consumo energetico dello Snapdragon 8 Gen 3 è notevolmente aumentato, raggiungendo i 6,27W. Ciò rappresenta un incremento del 28% rispetto al chip SD 8 Gen 2 for Galaxy.
Questo guadagno in termini di prestazioni viene quindi a scapito dell’efficienza energetica. Un consumo energetico più elevato implica anche una maggiore produzione di calore, un problema che potrebbe non essere immediatamente percepibile dagli utenti.
Golden Reviewer ha messo in guardia i produttori di smartphone: è essenziale regolare il processore con molta attenzione. L’uso ottimale dei core intermedi (A720) e il controllo della frequenza del core X4 sono fondamentali per evitare il surriscaldamento del dispositivo. Senza queste precauzioni, c’è il rischio che lo smartphone possa generare troppo calore.
In assenza di sistemi di raffreddamento ad alte prestazioni, come l’heat pipe dello Xiaomi 14 Pro, è probabile che i produttori dovranno limitare le prestazioni dei loro dispositivi per “limitare i danni” causati dal surriscaldamento. Questa necessità potrebbe portare a una sfida nel design e nell’ingegnerizzazione dei futuri smartphone che utilizzeranno lo SD 8 Gen 3.