Qualcomm ha annunciato che i dispositivi con il nuovo chip Snapdragon 8 Elite potranno ricevere fino a 8 anni di aggiornamenti Android. Ecco i dettagli.
Il Qualcomm Snapdragon 8 Elite non solo punta a offrire prestazioni di alto livello e avanzate capacità di intelligenza artificiale, ma potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui i produttori gestiscono gli aggiornamenti software. Secondo Chris Patrick, vicepresidente e direttore generale di Qualcomm, i dispositivi alimentati da questo nuovo processore potranno ricevere fino a 8 anni di aggiornamenti Android, una vera e propria rivoluzione rispetto agli standard attuali.
Il supporto di Qualcomm non si limita solo agli aggiornamenti di sicurezza. Patrick ha chiarito che il Snapdragon 8 Elite offrirà fino a 7 anni di aggiornamenti del sistema operativo Android, partendo dal sistema operativo preinstallato al momento del lancio dello smartphone. Questo porta i telefoni dotati di Snapdragon 8 Elite a competere direttamente con la serie Samsung Galaxy, nota per essere tra le poche a offrire aggiornamenti software a lungo termine.
Nonostante ciò, non tutti gli smartphone con Snapdragon 8 Elite godranno automaticamente di questo lungo supporto. La durata degli aggiornamenti dipenderà fortemente dalle politiche adottate dai singoli produttori. Alcuni brand potrebbero limitarsi a fornire aggiornamenti per pochi anni, lasciando i modelli più vecchi “nel dimenticatoio” dopo il secondo anno, nonostante la loro potenza di elaborazione resti ancora competitiva.
Il problema principale è che molti produttori non hanno ancora adottato una strategia a lungo termine per mantenere aggiornati i propri dispositivi. Anche se lo Snapdragon 8 Elite fornirà il supporto tecnico necessario, molti produttori preferiscono concentrarsi sui nuovi modelli piuttosto che aggiornare quelli più vecchi. Samsung e Google restano le eccezioni, essendo tra i pochi brand a garantire aggiornamenti software regolari per diversi anni.
L’impegno di Qualcomm potrebbe esercitare una pressione maggiore su altri produttori Android, spingendoli a migliorare le loro politiche di aggiornamento. Con un processore capace di garantire 7 anni di aggiornamenti, diventa difficile giustificare il rapido abbandono di dispositivi ancora performanti. Se più produttori seguiranno l’esempio di Samsung e Google, potrebbero finalmente godere di smartphone Android con una vita utile più lunga e aggiornamenti costanti.