Non so se è stato così anche per voi, ma quando ho acquistato il mio primo vero smartphone da adolescente, cioè qualche anno fa, una delle prime raccomandazioni che ho ricevuto è stata “non tenerlo sul comodino quando dormi”, seguita da “spegnilo di notte”, seguita da “non starci troppo che fa male”. Di tanto in tanto anche i media sollevano la questione se le radiazioni da un dispositivo mobile siano pericolose per la salute umana.
Non è un segreto che gli smartphone emettano radiazioni, ma con vari gradi di intensità. Il BanklessTimes ha pubblicato un report in cui indica i modelli che emettono radiazioni. La valutazione include prodotti di diversi brand, Google, Sony, Motorola, ZTE, OnePlus e Oppo. A guidare la lista ci sarebbe il Motorola Edge – 1,79 W/kg, seguito dallo ZTE Axon 11 5G (1,59 W/kg) e OnePlus 6T (1,55 W/kg). Nella tabella si possono vedere tutti i primi 10 dispositivi con la radiazione più alta ed è interessante notare che la valutazione include principalmente vecchi modelli e tra questi tre dispositivi sono di Google.
La radiazione degli smartphone è caratterizzata dal grado di impatto sulla scocca, misurato in SAR: il tasso di assorbimento specifico (SAR) è una misura della velocità con cui l’energia viene assorbita per unità di massa da un corpo umano quando esposto a una radiofrequenza (RF). Per il valore SAR massimo in diversi paesi del mondo sono accettati smartphone con irraggiamento da 1,6 W/kg a 2,0 W/kg. Ad esempio, la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha fissato un livello SAR massimo di 1,6 W/kg. Secondo questo parametro, rivolgendoci nuovamente alla lista dei top 10, solo il Motorola Edge ha superato il limite di radiazione.
Tutti gli smartphone emettono un certo livello di radiazioni ma il volume delle emissioni varia in base a diversi fattori, fra i quali la tipologia di dispositivo, l’età e la potenza della sua antenna di trasmissione.