Già da anni diffusi sui nostri dispositivi, in tanti non erano a conoscenza dei codici QR o QR Code, ma durante la piena pandemia degli ultimi tre anni, le persone hanno iniziato ad utilizzare il codice a barra bidimensionale per poter scansionare qualsiasi cosa, dalla certificazione verde fino a pagare bollettini attraverso lo smartphone o leggere il menu al ristorante.
Infatti, scansionare un codice QR utilizzando il proprio dispositivo, che può essere uno smartphone o tablet, può dimostrarsi uno strumento molto rapido e comodo durante la vita quotidiana, valido per accedere a collegamenti a pagine web, scansionare documenti o biglietti da visita e pagare con un semplice “tap” utilizzando lo smartphone.
I QR Code cosa sono
Nato nel lontano 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave, un produttore internazionale di sistemi integrati e componenti automobilistici come la Toyota, Denso è noto per aver ideato il codice QR, un modello di codice a barre. Il QR Code o codice QR, è un codice a barre bidimensionale dove al suo interno contiene un collegamento dinamico o ipertestuale, che può essere decifrato soltanto utilizzando un apposito lettore QR Code (2D), attraverso la fotocamera dello smartphone o scaricando un’app sul proprio dispositivo.
Il vantaggio del QR code è quello di disporre di collegamenti a pagine web e di diverse azioni oltre alla possibilità di pagare in maniera “rapida” inquadrando un codice a barra sul display. Il codice QR ha un design bidimensionale, utilizzato per scansionare codici attraverso la fotocamera posteriore dello smartphone.
- Il codice si presenta con tre piccoli quadrati posizionati nei due angoli superiori e nell’angolo inferiore a sinistra.
- Appare come un quadrato formato da una matrice di piccoli quadrati.
- Il numero di quadratini per lato può variare, ad esempio 33 x 33, 177 x 177, ecc.
- Meno quadratini ci sono, meno informazioni contiene il codice.
In un solo crittogramma possono essere contenuti fino a 7089 caratteri numerici o 4296 alfanumerici. Di solito, il formato della matrice è di 29×29 quadratini e contiene 48 alfanumerici.
- Nell’ottobre 1997 è stato annunciato lo standard AIM
- Nel gennaio 1999 è stato reso disponibile lo standard JIS
- Nel giugno 2000 è stato approvato lo Standard Internazionale ISO
- Nel novembre 2004 Microcodice QR è stato approvato come JIS
- Il primo settembre 2006 è stato reso disponibile un nuovo standard ISO/IEC
- Nel 2015 è quello più recente, ovvero lo standard ISO
Come avviare un QR Code
Al giorno d’oggi è possibile scansionare un QR code attraverso il proprio dispositivo servendosi di ben 2 metodi, quello di scaricare l’applicazione per smartphone e tablet, oppure scansionare i codici QR utilizzando la fotocamera del dispositivo.
Molti produttori come Apple, Samsung, Google, OPPO, Huawei e OnePlus hanno deciso di integrare un lettore QR Code nei loro smartphone e tablet utilizzando la fotocamera posteriore, dando la possibilità agli utenti di non scaricare applicazioni dallo store, evitando pubblicità o minacce esterne.
Per poter leggere il QR Code attraverso la fotocamera del dispositivo, bisogna: (si differenzia a seconda dello smartphone)
- Accedere all’app Fotocamera integrata su Android o iOS
- Inquadrare il codice QR
- Toccare il banner che compare sul telefono o tablet
- Tappare sul link oppure si aprirà automaticamente una volta inquadrato
N.B. sui telefoni Xiaomi e Redmi esiste anche un’app proprietaria che si chiama “Scanner”.
Mentre sui dispositivi iOS e iPadOS è possibile scansionare i QR Code utilizzando l’app della Fotocamera, dall’altra parte ci sono i dispositivi Android dov’è possibile scaricare applicazioni direttamente dal Play Store per poter leggere i codici QR sugli smartphone e tablet, ma attenzione alle app che scaricate, poiché sul Google Play Store questo tipo di app viene spesso preso di mira dai cyber criminali, con il quale installano trojan o phishing. L’alternativa è utilizzare l’app Fotocamera oppure scaricare Google Lens disponibile su Android e iOS.
In Italia i pagamenti QR sono stati lanciati da Satispay, un’applicazione molto utilizzata, dove Poste Italiane investe in modo strategico ben 2,8 miliardi di euro nel Piano Deliver 2022, il piano cruciale a cinque anni che ha l’obiettivo di massimizzare il valore della più grande rete distributiva d’Italia.