La seconda votazione dei Supervisori di San Francisco per i robot armati ribalta la prima votazione e blocca il passaggio del provvedimento. Vediamo i dettagli.
Pochi giorni fa il Consiglio dei Supervisori di San Francisco aveva approvato una proposta che avrebbe permesso alle forze di polizia di utilizzare robot telecomandati come opzione di forza letale contro sospetti violenti o armati. I supervisori avevano votato 8 a 3 a favore di questo provvedimento ma sembra che ora abbiano cambiato idea, probabilmente in seguito ad un’ondata di proteste non solo da parte di gruppi per i diritti civili ma anche dei cittadini stessi.
Durante la seconda delle due votazioni richieste prima che un provvedimento possa essere inviato all’ufficio del sindaco per l’approvazione finale, il consiglio ha votato 8 a 3 per vietare esplicitamente l’uso della forza letale da parte dei robot della polizia. Come osserva il San Francisco Chronicle, questo cambio di rotta è insolito, dato che raramente le seconde votazioni del consiglio non corrispondono alle prime.
Il Dipartimento di Polizia di San Francisco ha avanzato la proposta dopo l’entrata in vigore di una legge che impone ai funzionari californiani di definire gli usi autorizzati delle loro attrezzature di tipo militare. La legge avrebbe permesso ai poliziotti di equipaggiare i robot con esplosivi. Le autorità potrebbero usare i robot come forza letale solo dopo aver esaurito tutte le altre possibilità e un funzionario di alto livello dovrebbe approvare il loro impiego. Ma c’è il timore che si possa abusare di questo mezzo.
Se da un lato i supervisori hanno votato per vietare l’uso della forza letale da parte dei robot della polizia, dall’altro hanno anche rimandato il provvedimento originale che proponeva l’uso dei robot killer per una revisione. Il Comitato per le regole del consiglio potrebbe ora modificarla ulteriormente per avere regole più severe per l’uso di robot dotati di bombe.