L’Exynos 2400 potrebbe segnare la fine dell’era GPU AMD per Samsung, mentre l’azienda sudcoreana cerca di forgiare una nuova direzione nel competitivo mondo dei SoC.
Le acque si stanno agitando in casa Samsung. Secondo le ultime voci di corridoio, l’imminente Exynos 2400 potrebbe rappresentare l’ultimo SoC Samsung dotato di una GPU AMD. Questo dato emergerebbe da una serie di speculazioni secondo le quali l’azienda sudcoreana ha in programma di sviluppare una soluzione GPU completamente personalizzata. Nonostante le recenti informazioni che suggerivano un rinnovato accordo di licenza tra Samsung e AMD, sembra che tale accordo potrebbe avere le ore contate.
La stessa Samsung sembra avere ambizioni elevate per l’Exynos 2500, un SoC che molti definiscono come il “chip dei sogni” dell’azienda. Questa nuova soluzione ha l’obiettivo di consolidare ulteriormente la presenza di Samsung in un mercato degli smartphone che diventa sempre più aggressivo. Secondo una fonte affidabile, OreXda, ci sono indicazioni chiare che la storica collaborazione tra Samsung e AMD potrebbe essere vicina al termine. Infatti, l’orientamento dell’azienda sembra chiaramente indirizzato verso una totale indipendenza entro il 2025.
Questa volontà di indipendenza non riguarda solamente il mercato degli smartphone. Il desiderio di Samsung di sviluppare una GPU personalizzata si inserisce in un quadro più ampio che vede l’azienda impegnata a incrementare la sua competitività in settori diversi, inclusi quelli automobilistico e dell’intelligenza artificiale. Questo ambizioso obiettivo sembrerebbe realizzabile solo attraverso lo sviluppo di una GPU proprietaria. Inoltre, uno dei fattori scatenanti di questa potenziale mossa potrebbe essere legato alle prestazioni non ottimali della GPU Xclipse 920, integrata nell’Exynos 2200.
Nonostante le specifiche tecniche promettenti della GPU Xclipse 940, prevista per il prossimo Exynos 2400, c’è il rischio che non riesca a soddisfare le crescenti aspettative del mercato. Questo potrebbe aver spinto Samsung a considerare nuovamente l’idea di sviluppare una GPU personalizzata, una mossa già tentata in passato.
Va ricordato che Samsung ha già sperimentato con le proprie CPU personalizzate, come nel caso dei core Mongoose. Tuttavia, le prestazioni non all’altezza e la mancanza di efficienza rispetto ai prodotti concorrenti hanno spinto l’azienda a ritornare alle soluzioni ARM. L’obiettivo per Samsung, ora, sembra chiaro: attraverso lo sviluppo di GPU personalizzate e altre soluzioni innovative, l’azienda punta a competere alla pari con giganti del settore come Apple e Qualcomm.