Samsung pensa di saltare direttamente ai chip a 2nm, bypassando il processo a 3nm per competere più efficacemente con il rivale TSMC.
La tecnologia dei chip è in continua evoluzione e Samsung sta facendo una mossa audace. Un recente rapporto rivela che il gigante tecnologico sudcoreano sta considerando di abbandonare la sua attuale produzione di chip a 3 nm, puntando invece su una tecnologia ancor più avanzata: i chip a 2 nm. Il motivo dietro questa mossa sembra essere il desiderio di rimanere al passo, se non superare, TSMC, il suo acerrimo rivale nel settore.
Solo un anno fa, Samsung aveva fatto notizia diventando il primo produttore a realizzare un chip utilizzando il processo a 3 nm. Questo aveva posizionato Samsung avanti nella corsa, superando sia Mediatek che TSMC. Tuttavia, TSMC, con una velocità impressionante, non solo ha raggiunto Samsung, ma ha anche superato il produttore sudcoreano fornendo il suo chip a 3 nm per l’iPhone 15 Pro e Pro Max di Apple.
Attualmente, il chip A17 Pro di Apple, prodotto da TSMC, detiene l’esclusività del mercato, con Samsung che ha presentato l’Exynos 2400 con processo produttivo a 4 nm e l’analogo Snapdragon 8 Gen 3 che segue lo stesso percorso. Ciò ha posizionato Samsung, e di fatto tutti gli smartphone Android, in una posizione di svantaggio rispetto a TSMC e Apple.
La svolta sembra derivare dalle difficoltà che Samsung ha incontrato nella produzione di chip a 3 nm. Secondo le informazioni, solo il 60% dei chip prodotti sono ritenuti utilizzabili. Questa percentuale non è adeguata per soddisfare le esigenze della vasta clientela di Samsung. Interessante notare che TSMC ha riscontrato una resa simile nella produzione, che potrebbe diventare problematica se iniziasse a rifornire altri produttori oltre ad Apple.
Ciò ha apparentemente spinto Samsung a prendere in considerazione un salto tecnologico, saltando la fase di produzione a 3 nm e puntando direttamente ai chip a 2 nm. Con l’obiettivo di lanciare questi avanzati chip entro il 2025, Samsung spera di non solo recuperare il ritardo, ma anche di posizionarsi come leader del settore. Tuttavia, anche TSMC ha pianificato di lanciare i propri chip a 2 nm nello stesso periodo, rendendo la gara ancora più serrata.