Samsung alza il tiro con il nuovo Exynos 2500, un chipset a 3 nm GAA che promette efficienza energetica e prestazioni superiori per la serie Galaxy S25.

Samsung si appresta a potenziare i suoi chip mobile con l’introduzione del suo nuovo chipset Exynos, previsto per la seconda metà del 2024. L’azienda sudcoreana, nota per la sua incessante innovazione, punta a incrementare l’uso del proprio chip nei prossimi smartphone top di gamma della serie Galaxy S25, previsti per il 2025. Scelta che rappresenta un tentativo di ridurre la dipendenza da fornitori esterni come Qualcomm e di sfruttare le avanzate capacità tecnologiche interne.

Uno dei punti di forza del nuovo SoC Exynos 2500 è il suo processo produttivo a 3 nm Gate-All-Around (GAA), che promette un notevole miglioramento dell’efficienza energetica rispetto alle tecnologie precedenti. Il processo produttivo, sviluppato internamente da Samsung, potrebbe conferire all’azienda un vantaggio competitivo rispetto a TSMC, che attualmente guida il settore con il suo processo a 3 nm di seconda generazione.

Il rapporto di DigiTimes anticipa che la produzione di serie di Exynos 2500 inizierà nella seconda metà del 2024. Il gigante tech sudcoreano prevede di implementare un approccio a doppio chipset per la serie Galaxy S25, utilizzando sia l’Exynos 2500 sia lo Snapdragon 8 Gen 4. Questa strategia permetterà a Samsung di ottimizzare i costi e anche di adattarsi meglio alle varie esigenze del mercato globale.

In termini di specifiche tecniche, Exynos 2500 dovrebbe superare in efficienza energetica il suo concorrente Snapdragon 8 Gen 4. Anche se i dettagli precisi sono ancora avvolti nel mistero, le indiscrezioni suggeriscono miglioramenti in termini di gestione del calore e prestazioni, grazie forse all’uso del Fan-out Wafer Level Packaging (FOWLP), una tecnologia avanzata che migliora la dissipazione del calore.

La presentazione ufficiale del SoC Exynos 2500 è attesa per il quarto trimestre del 2024, con Samsung che probabilmente seguirà il calendario abituale, svelando prima il chipset e poi integrandolo nei smartphone top di gamma come il Galaxy S25 all’inizio dell’anno successivo.

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