Crisi Samsung: l’azienda sudcoreana è costretta a licenziare migliaia di dipendenti a causa del calo delle vendite e dell’aumento della concorrenza.
Le ultime notizie per i dipendenti di Samsung non sono delle migliori. Dopo aver annunciato un taglio del 10% della forza lavoro in India, è emerso che l’azienda sudcoreana ha intenzione di estendere i licenziamenti alle sue filiali in tutto il mondo. Un notizia riportata da Reuters ha rivelato che Samsung prevede di ridurre il personale in diverse regioni, tra cui America, Europa, Asia e Africa.
L’obiettivo principale sembra essere una riduzione importante dei team marketing, con tagli che potrebbero arrivare fino al 15%. Ma non è tutto: anche il personale amministrativo sarà colpito, con una riduzione fino al 30%. I licenziamenti non dovrebbero coinvolgere il team di produzione, che rimarrà invariato, almeno per il momento. Si prevede che i tagli da parte del gigante tecnologico saranno completati entro la fine dell’anno.
Un dettaglio importante è che questi licenziamenti non interesseranno la Corea del Sud, paese di origine di Samsung. Questo “mandato globale” è stato emesso tre settimane fa, e l’azienda ha definito questi cambiamenti come parte di un piano per migliorare l’efficienza, descrivendoli come interventi “di routine”.
Il motivo di questa decisione sembra essere legato a una fase negativa che Samsung sta attraversando, con un calo nella domanda dei consumatori e una crescente competizione nel settore degli smartphone. Inoltre, la divisione dei chip dell’azienda sta cercando di riprendersi da un periodo di forte contrazione, contribuendo ulteriormente alla necessità di riorganizzare la struttura aziendale.
Mentre Samsung si prepara a questi tagli, l’impatto globale sulla forza lavoro resta un tema delicato. La riduzione dei team marketing e amministrativo potrebbe avere ripercussioni importanti sulle operazioni internazionali dell’azienda, ma Samsung sembra determinata a portare avanti queste misure per mantenere la competitività nel mercato.